Chi è responsabile della morte di Julen? E’ questa la domanda che echeggia ovunque ora, appena dopo l’accertamento del decesso del piccolo.
Questa domanda è come una richiesta di giustizia e pace per Julen, infatti è un quesito comune che l’opinione pubblica stessa pone.
Da un lato i volti degli otto eroi della brigata mineraria di soccorso, gli uomini che fino all’ultimo hanno tentato l’impossibile per recuperare il bambino e riportarlo all’abbraccio dei genitori; dall’altro lato, in una stridente opposizione, l’idea che vi sia un responsabile della morte di Julen (o più di uno).
Di fatto è in corso un’indagine per individuare il responsabile della morte di Julen e la legge già indica, in modo non equivoco, la direzione che prenderanno le autorità:
La “semplice caduta” di Julen nel pozzo poteva costare fino a quattro anni di carcere per negligenza, a questi ora si aggiungerà il capo di imputazione dell’omicidio colposo. Inoltre, stando alle leggi spagnole, si devono inevitabilmente sommare alle responsabilità penali e morali anche tutte le spese che il Governo ha sostenuto per tenere in piedi la macchina dei soccorsi.
- Un primo responsabile della morte di Julen potrebbe essere il proprietario della fattoria, cioè un parente diretto dei genitori. Questa responsabilità potrebbe dipendere dall’accertamento della sua consapevolezza, in quanto proprietario, della presenza del pozzo illegale.
I lavori che erano in corso in quella fattoria possono far credere ciò, ovvero che il proprietario sapesse del pozzo? Questo resta da accertare.
Inoltre il grado di parentela tra un possibile responsabile della morte di Julen e i genitori del bambino, se possibile, rende ancora più profonda la tragedia che la famiglia sta vivendo.
- Un secondo responsabile potrebbe essere il direttore dei lavori, cioè colui che materialmente ha ordinato lo scavo soprassedendo alla sua realizzazione e mettendo l’opera sotto la sua formale responsabilità direttiva.
Se solo Julen fosse sopravvissuto, per la caduta del bimbo nel pozzo il direttore dei lavori e il proprietario sarebbero stati accusati di un reato di lesioni da incauta gestione dei luoghi e dei materiali; invece, lo scenario che la morte del bambino apre è completamente diverso: si parla di omicidio, per quanto colposo.
Questo scenario è tanto più ampio se si considera che altri pozzi simili possono esistere, non solo in quell’area. In questo senso parlare della responsabilità di questa tragedia deve servire come monito: mai più morti come questa e vittime così sfortunate per la completa mancanza di cautela altrui.
Responsabile della morte di Julien: il pozzo era in sicurezza, così dice qualcuno
Va precisato che il direttore dei lavori ha sostenuto sempre, sin dai primi momenti di questa tragedia, che il pozzo era stato chiuso con delle pietre sufficientemente grandi e pesanti. Un’ipotetica mano capace di spostarle, allora, potrebbe legalmente valere come discolpa? Pure questa domanda resta aperta e affidata alla giustizia.
Il responsabile della morte di Julien, misura carceraria a parte, sarebbe costretto a risarcire i genitori del bambino e dovrebbe farsi carico dei costi delle operazioni di salvataggio, calcolati fino ad oggi a 600.000 euro.