Le donne vogliono diventare mamme prima di quanto gli uomini non vogliano assecondare la paternità, perchè?
La risposta a questa domanda è insita nella natura stessa delle donne:
siamo biologicamente programmate per procreare, facendolo non assecondiamo solo un bisogno fisiologico del nostro corpo ma raggiungiamo anche un equilibrio interiore che ci rimette in contatto con la nostra “natura originale e ancestrale” restituendoci il privilegio di essere culle di vita e amore.
La mamma (e allo stesso modo tutte le donne che vogliono diventare mamme) è simile a Dio nell’amore
L’amore della madre somiglia a quello di Dio nella gratuità e nella visione pura del mondo interiore:
- Dio – qualunque nome si voglia dare a questa entità, quindi a prescindere dalla radice religiosa o culturale a cui si voglia ancorare il divino – è la somma di tutte le esistenze presenti in natura, così è amore allo stato puro;
- la mamma è la somma di tutti i suoi figli, così non può vivere in pace se in pace e serenità non sono prima le sue stesse creature.
Dal web può trarsi una “parabola dei tempi moderni” che spiega bene il parallelismo tra queste due forme d’amore e chiarisce, tra le righe, perché le donne vogliono diventare mamme.
L’amore di Dio e un angelo di nome mamma
Un bimbo che stava per nascere si rivolse al Signore:
– Mi dicono che domani mi farai scendere sulla terra. Come potrò vivere così piccolo e indifeso?
– Fra tanti angeli ne ho scelto uno per te. Lui ti proteggerà. Rispose Dio e continuò:
– Il tuo angelo canterà per te parole dolci e tenere, con infinita pazienza e tenerezza ti insegnerà a parlare.
Ma il bambino chiese con apprensione:
– Come potrò parlare ancora con te?
– Il tuo angelo unirà le tue manine e ti insegnerà a pregare. Rispose Dio con dolcezza infinita.
– Ho sentito dire che la terra è abitata da uomini cattivi … chi mi difenderà? Chiese il bimbo preoccupato.
Dio, guardandolo con tenerezza gli rispose:
– Il tuo angelo ti difenderà a costo della propria vita.
– Ma il mio cuore sarà sempre triste, Signore, perché non ti vedrò più! Disse il bimbo con molta amarezza.
– Il tuo angelo ti parlerà di me e ti indicherà il cammino per ritornare alla mia presenza; sappi, però, che io sarò ogni istante accanto a te!
In quel momento si diffusero delle voci e dei rumori ed il bambino angosciato gridò a gran voce:
– Signore, sto scendendo verso la terra! Dimmi ancora una cosa: qual è il nome del mio angelo?!?
E Dio sorridendo rispose:
– Il nome non importa, tu lo chiamerai … mamma!
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