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Mamma vittima di amnesia dissociativa: “Può succedere a tutti”

di Federica Federico

12 Novembre 2018

Erano le 14:00 del 7 giugno 2017 quando Piazza Vittorio Emanuele, nel cuore di Castelfranco di Sopra, ad Arezzo, lasciava echeggiare l’urlo di dolore e disperato di Ilaria N.: una mamma vittima di amnesia dissociativa. Dopo 6 ore di lavoro, trovò il cadavere di sua figlia in auto, l’aveva dimenticata sul sediolino posteriore, chiusa da sola nell’abitacolo rovente.

mamma vittima di amnesia dissociativa

Una mamma vittima di amnesia dissociativa rompe il silenzio: la sofferenza per la morte di sua figlia rimarrà incancellabile, ma quello che ha sconvolto la sua vita “può capitare a tutti”.

 

Questa donna è stata assolta da ogni accusa, i giudici che hanno esaminato il caso di Castelfranco di Sopra hanno chiamato la fatale dimenticanza “amnesia dissociativa transitoria”, un termine medico che spiega la confusione e l’assenza passeggera di memoria di cui soffrono i genitori che abbandonano i loro figli in auto.

 

Comunemente questi genitori non hanno mai pensato di fare del male ai figli, solitamente li assistono con cura e devozione e sempre, nel momento della tragedia, il loro cuore va in frantumi:

 

ogni genitore colpito da amnesia dissociativa era convinto, sino al momento del rinvenimento del cadavere, di avere portato suo figlio al sicuro (al nido o dalla babysitter).

 

La legge ha imposto ai genitori di dotare la vettura adibita al trasporto dei bambini di seggiolini con allarme sonoro, questo dovrebbe evitare altre tragedie così devastanti.

 

Mamma vittima di amnesia dissociativa rompe il silenzio.

Mamma Ilaria è tornata a parlare della sua tragedia, la stampa nazionale ne riporta alcune dichiarazioni, da poco diventata nuovamente madre, la donna mette in guardia qualsiasi genitore e, riferendosi al pericolo di amnesia temporanea, dice: “Può succedere a tutti

 

In quel terribile giorno di giugno, mamma Ilaria era convinta di aver accompagnato sua figlia all’asilo, la bimba aveva solo 16 mesi.

 

Quella tragica mattina la piccola non varcò mai la porta dell’asilo, era rimasta sul sedile posteriore della Y 10 della mamma. Ilaria, per parte sua, restava convinta che la bimba fosse al sicuro, così era andata a lavoro come ogni altro giorno: sei ore di ufficio a Castelfranco di Sopra, ma dal ritorno in auto la sua vita non è stata più la stessa.

 

Da allora questa donna era rimasta in silenzio.

 

La mamma vittima di amnesia dissociativa rompe il suo stesso silenzio, sebbene non potrà mai essere libera dal suo dolore, oggi può testimoniare che qualsiasi genitore è fragile e fallace, meritevole di compassione quando l’errore diventa così drammaticamente irreparabile:

 

In genere si crede che alle persone responsabili che amano i propri figli non possa succedere di dimenticarli in auto. Invece la realtà è che tutti possiamo restare vittime di amnesia dissociativa e in alcune circostanze, in particolare nelle prime giornate di caldo estivo, il rischio che si verifichi una tragedia è elevatissimo. Dopo la morte della mia bambina molte persone mi hanno rivelato che anche a loro era successo di lasciare il proprio figlio in auto senza rendersene conto, e soltanto circostanze fortuite avevano impedito la disgrazia“, ha spiegato Ilaria N. e ha aggiunto: “Devo dire la verità: quando ho scoperto di aspettare un bambino, mi sono chiesta più volte quanto fosse giusto. Alla fine ha vinto la vita e oggi, quando lo osservo, penso di aver fatto la cosa giusta. La morte di un figlio non si supera mai, ma diciamo che lui è la mia terapia. Oggi mi sento più serena, non è stato facile superare tutto“.

(Citazione dichiarazioni da IlGiornale.it)

Per saperne di più sull’amnesia dissociativa: ecco cosa succede nel cervello delle mamme e dei papà che dimenticano i figli in auto.

Fonte immagini it.123rf.com – Immagine Facebook,diritto d’autore: mikumipompom / 123RF Archivio Fotografico



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