Il padre è importante quanto la madre, quello paterno è un ruolo da custodire e persino da favorire. Per introdurre questa sensibile tematica, possiamo principiare da una citazione:
Quando un neonato stringe per la prima volta il dito del padre nel suo piccolo pugno, l’ha catturato per sempre.
Questa descrizione preziosa dello scrittore Garcia Marquez delinea in maniera sublime la nascita di un rapporto, quello tra un padre e il suo bambino, che come un viaggio comincia in quel momento e durerà per tutta la vita.
Mentre il ruolo della madre, culla della vita, inizia nel momento stesso in cui la donna scopre di essere in attesa, quello del padre è un rapporto che sboccia come un fiore delicato proprio con la nascita del bambino. Fino al parto, infatti, per il padre il figlio è solo una meravigliosa idea, un progetto speciale che si concretizza magicamente quando lo guarderà negli occhi per la prima volta.
Durante la gravidanza per le madri è un istinto naturale adeguarsi al benessere del germoglio di vita che hanno dentro di sè, il padre, invece, può mantenere ancora inalterate le sue abitudini, perciò, una volta nato il bebè, il papà impiegherà un po’ di tempo in più per comprendere nel profondo il miracolo che si sta compiendo sotto i suoi occhi.
Il padre è importante quanto la madre, ma come è cambiato nell’ultimo secolo questo ruolo?
La paternità ha subito un’evoluzione notevole che si può considerare sia andata di pari passo con quella dell’emancipazione della donna.
La figura autoritaria, un po’ distante, sempre e solo sommersa da lavoro e problemi pratici ha lasciato il posto a quella di un papà che mostra la capacità di esercitare il proprio ruolo sperimentandosi con nuove realtà, che vanno dall’educazione ai sentimenti, all’inserimento scolastico, passando per tutte quelle mansioni di carattere domestico come cucinare, lavare e vestire il bebè o aiutare a fare i compiti (solo per citarne alcune ).
Il padre è importante quanto la madre e il genere maschile lo sta dimostrando proprio nell’applicazione pratica in quelle mansioni che un tempo erano diretta prerogativa materna.
Sempre più spesso quindi i padri contemporanei, complice magari il rientro al lavoro delle loro compagne, sono disposti a condividere ogni tipo di responsabilità con le stesse, cercando di rendere più snella la vita quotidiana e nell’interesse comune di mettere al centro il benessere dei bambini.
Chi pensa però che il ruolo dei papà sia solo un supporto a quello materno commette un errore.
Il papà non ha un ruolo di cornice, non è un “mammo”, che opera in vece della figura materna, ma ha delle prerogative ben precise.
Se la mamma è colei che rappresenta la vita, l’accoglienza, il nutrimento, il padre rappresenta l’elemento di protezione nella vita del bambino, il porto sicuro in caso di pericolo.
Sulla base di questi elementi psicologici esplicativi il rapporto di fiducia che lo stesso è in grado di costruire con i suoi bambini verrà verificato nel tempo, ma parte proprio dalla nascita del bimbo.
Nell’immaginario del figlio, che sia maschio o femmina quindi possiamo intendere il padre come una sorta di gigante buono, un eroe, che lo sostiene e lo protegge nei vari momenti della quotidianità, che rappresentano le tante fasi della crescita.
Posto che il padre è importante quanto la madre, come si differenzia questo ruolo a seconda del sesso dei figli?
Per le figlie femmine non possiamo non menzionare la bravissima artista Snezhana Soosh, che con le sue vignette delicate illustra l’importanza del papà nella vita bambine. Nelle sue opere questo eroe moderno, grosso e magari un po’ goffo non sempre riesce a fare delle pettinature perfette per la sua piccolina, ma sa come farla sentire speciale; in altre sembra assonato, ma sa come consolarla nei suoi risvegli notturni e come farla divertire più di ogni altro, nonostante la mole lo impacci nel gestire uno scricciolo così delicato.
Il padre è certamente il primo amore di ogni femminuccia, è il modello di riferimento del tipo di compagno che la figlia, quando diverrà adulta, vorrà accanto a sè. Inoltre, il modo in cui il papà la sosterrà nella sperimentazione della sua personalità contribuisce in maniera indiscussa a formare la sua autostima.
E per maschi?
Il ruolo del padre è di fondamentale importanza per un futuro sviluppo corretto della personalità dei nostri bambini. Il padre infatti non ha solo il compito di essere modello di riferimento del tipo di adulto che il bimbo vorrà diventare, ma ha anche quello più delicato di bilanciare in maniera armoniosa il rapporto madre figlio, evitando, grazie alla sua presenza costante e autorevole che diventi simbiotico oltre la necessità primaria.
Pensando ad uno sviluppo armonioso dei nostri figli sia maschi che femmine, il famoso psicanalista Lancan nella sua opera “Legge del Padre”, tratteggia la figura paterna come la legge che, rappresentando l’altro oltre la madre, permette al bambino o alla bambina di acquisire la consapevolezza della propria identità. Il padre che esercita con coscienza il suo ruolo favorisce, quindi, l’apertura alla cultura, alla socialità e alle differenza dei sessi.
Come si evince da questo excursus il ruolo del padre è fondamentale nella vita dei nostri bambini, ma noi che prima di essere madri siamo figlie lo sappiamo già!
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