Esiste davvero un lasso di tempo esatto da calcolare per le gravidanze ravvicinate?
Secondo gli esperti si e, a tutti coloro che desiderano avere un altro figlio quanto prima, consigliano di attendere dai 12 ai 18 mesi dopo il parto così da ridurre o evitare possibili rischi e complicazioni per mamma e bambino.
Gravidanze ravvicinate: quanto tempo aspettare tra un figlio e l’altro.
“C’è un tempo minimo da attendere tra una gravidanza e l’altra?
Quanto devo aspettare prima di provare ad avere un altro figlio?”
Quante volte abbiamo ascoltato o letto questa domanda, e quante volte abbiano sentito dire, o ripetuto noi stesse, che non esiste un tempo preciso che stabilisca con esattezza quando e se avere gravidanze ravvicinate (a meno che non vi siano impedimenti fisici ed il chiaro divieto da parte del proprio ginecologo).
Convinzione smentita da un recente studio secondo il quale una madre dovrebbero aspettare tra i 12 e i 18 mesi dopo il parto prima di provare ad avere un altro bambino.
Si tratta di una nuova ricerca realizzata da un gruppo di studiosi della University of British Columbia (UBC) e della Harvard TH Chan School of Public Health e pubblicato il 29 ottobre 2018 sulla rivista medica americana JAMA Internal Medicine.
“Il nostro studio ha rilevato maggiori rischi sia per la madre che per il bambino quando le gravidanze sono ravvicinate, anche per le donne di età superiore ai 35 anni. I risultati sono particolarmente importanti per le donne in età avanzata poiché le stesse tendono ad avere gravidanze ravvicinate e spesso lo fanno intenzionalmente”.
È quanto spiegato da Laura Schummers, autrice principale dello studio e ricercatrice dottoranda della UBC, che anticipa così i significativi dati ottenuti attraverso la ricerca.
Prendendo in esame i dati raccolti attraverso i registri di nascita, i dati di ospedalizzazione, i registri di censimenti, ecc., di 148.544 donne canadesi che hanno avuto gravidanze ravvicinate, i ricercatori hanno riscontrato:
- L’1,2% (12 casi su 1000 gravidanze) di rischio di mortalità o grave morbilità (numero dei casi di malattia) nelle donne sopra i 35 anni che hanno concepito il loro secondo figlio 6 mesi dopo la nascita del primo;
- L’8,5% (85 casi ogni 1000 gravidanze) di rischio di parto prematuro spontaneo prima della 37° settimana di gestazione nelle donne più giovani che hanno concepito il loro secondo figlio 6 mesi dopo la nascita del primo;
- Il 6% (60 casi per 1.000 gravidanze) di rischio di parto pretermine spontaneo nelle donne di età avanzata che hanno avuto gravidanze ravvicinate con un intervallo di 6 mesi.
La ricerca ha inoltre permesso di appurare che le succitate percentuali di rischio diminuivano con l’aumentare del tempo di attesa tra una gravidanza e l’altra. I dati raccolti tra coloro che non avevano scelto gravidanze ravvicinate sono:
- Lo 0,5% (5 casi per 1000 gravidanze) di rischio di mortalità o grave morbilità nelle donne sopra i 35 anni che hanno concepito il loro secondo figlio 18 mesi dopo la nascita del primo;
- Il 3,7% (37 casi su 1.000 gravidanze) di rischio di parto prematuro spontaneo prima della 37° settimana di gestazione nelle donne più giovani che hanno atteso 18 mesi;
- Il 3,4% (34 casi per 1000 gravidanze) di rischio di parto pretermine spontaneo nelle donne di età avanzata che hanno atteso 18 mesi.
Gravidanze ravvicinate: le conclusioni dello studio.
Tale ricerca si mostra in netto contrasto con le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che nel rapporto di consultazione tecnica datato giugno 2005 raccomandava un’attesa di 24 mesi prima di provare a rimanere incinta dopo un parto.
“Per la prima volta le madri non più giovanissime hanno prove eccellenti per orientarsi sulle gravidanze ravvicinate – ha spiegato la dottoressa Wendy Norman, altra autrice dello studio – Raggiungere l’ottimale intervallo di un anno dovrebbe essere fattibile per molte donne ed è chiaramente utile per ridurre i rischi di complicazioni”.
Secondo la dottoressa Sonia Hernandez-Diaz, docente di epidemiologia presso la Harvard TH Chan School of Public Health, tali dati si rifletterebbero sulle gravidanze ravvicinare non pianificate e, a coloro che non cercano così repentinamente un altro figlio, consiglia di “migliorare l’accesso alla contraccezione postpartum, o astenersi da rapporti sessuali non protetti con un partner maschile dopo una nascita”.
È comunque importante considerare che, avendo lo studio preso in esame esclusivamente donne appartenenti ad una ben specifica popolazione, quella canadese, non è possibile affermare con certezza se tali dati possano essere applicati anche a tutte le donne presenti nel resto del mondo.
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