Caterina Simonsen è tornata sui social network dopo esser diventata mamma del piccolo Tommaso, il suo piccolo grande miracolo, per raccontare la sua vita da mamma affetta da ben 4 malattie rare.
Caterina Simonsen: affetta da 4 malattie rare diventa mamma.
Prima di parlare del suo piccolo grande miracolo, e di quell’ambizioso progetto chiamato famiglia, ripercorriamo la storia social di Caterina Simonsen.
Il nome di Caterina Simonsen divenne noto agli utenti della rete, e non solo, nel dicembre del 2013, ossia quando, durante uno dei suoi diversi ricoveri ospedalieri, l’allora giovane 25enne studentessa di Veterinaria presso l’Università di Bologna si dichiarò a favore della sperimentazione animale ai fini medici.
Affetta da 4 diverse e rare patologie (immunodeficienza primaria, deficit di proteina C e proteina S, deficit di alfa-1 antitripsina, neuropatia dei nervi frenici), alle quali si associano un tumore della ghiandola ipofisi (prolattinoma), il reflusso gastroesofageo, l’asma allergica e la tiroidite autoimmune, poco prima di Natale Caterina Simonsen pubblicò sul suo profilo Facebook la seguente foto.
«Io, Caterina S., ho 25 anni grazie alla vera ricerca, che include la sperimentazione animale. Senza la ricerca sarei morta a 9 anni. Mi avete regalato un, seppur breve, futuro.”.
Il succitato post della giovane studentessa scatenò la furiosa reazione di coloro che, contrari alla sperimentazione animale, difendevano i diritti degli animali. Questi ultimi si scagliarono duramente contro la ragazza offendendola e arrivando addirittura ad augurarle la morte.
“Per me puoi pure morire domani. Non sacrificherei nemmeno il mio pesce rosso per un’egoista come te”
“Magari fosse morta a 9 anni, un essere vivente di m… in meno e più animali su questo pianeta”.
Questi sono solo alcuni dei commenti che Caterina Simonsen ricevette in quel periodo (la stessa contò oltre 30 auguri di morte e oltre 500 offese), intimidazioni alle quali la giovane rispose con un video di circa 12 minuti nel quale raccontava e mostrava la vita reale di una persona affetta da 4 malattie rare.
A seguito di tale polemica, Caterina Simonsen decise di sparire dai social salvo tornare a mostrarsi in rete alcuni mesi dopo (febbraio 2014) quando, attraverso il suo canale YouTube, divenne promotrice della campagna #IoconoscoleMR, realizzata per promuovere la conoscenza delle malattie rare, ma soprattutto la conoscenza della vita che conduce chi ne è affetto.
Allontanatasi definitivamente da Facebook, cercando così di mettere la parola fine a quel brutto periodo, Caterina Simonsen conobbe in quello stesso periodo Domenico, suo attuale fidanzato di 3 anni e mezzo più giovane di lei, che le cambierà completamente la vita.
Caterina Simonsen: un ambizioso progetto chiamato famiglia.
Nonostante in quel periodo la sua prospettiva di vita fosse di circa 2 anni, i due decisero di vivere appieno il loro amore, partendo dal trasferimento di Domenico, che lasciata la sua città, Torino, andò a vivere a Padova nel settembre del 2015. Un anno più tardi iniziarono a pensare al sogno di formare una famiglia.
Il percorso verso la maternità di Caterina è stato tutto in salita: la giovane oggi 30enne ha dovuto conciliare l’assunzione dei diversi farmaci salvavita e i vari trattamenti ai quali ogni giorno si deve sottoporre con un’eventuale gravidanza.
Così, dopo una “serie di tentativi andati a male”, tra cui un aborto all’11° settimana di gestazione, Caterina Simonsen riceve il consenso dei medici che erano riusciti a “potenziare” i suoi polmoni.
“Verso la fine del 2016 ho cominciato a pensare alla possibilità di portare avanti una gravidanza. All’inizio dell’anno scorso abbiamo avuto una riunione con i medici, dopo una serie di tentativi andati a male, dove avevo chiesto se sarebbe mai stato possibile avere un figlio, e se non lo fosse stato che avrei desiderato fare l’incisione delle tube, per evitare altri fallimenti e delusioni – scrive la giovane – Mi dicono che avrebbero provato a farmi “potenziare” i polmoni e tutta la salute al massimo degli sforzi per un anno, e se avessi raggiunto una capacità polmonare accettabile (attorno il 50%, partivamo da 28%) mi avrebbero dato il via libera per poter rimanere incinta”.
L’ok dei medici arriva nel luglio 2017:
“Finalmente raggiungo il livello desiderato e mi dicono che se l’avessi voluto, avrei dovuto rimanere incinta tra novembre e la fine della primavera del 2018!!!! E invece scopro il giorno dopo il mio compleanno (sett.2017) di essere incinta!”.
La gravidanza prosegue così tra alti e bassi, non sono mancate le crisi respiratorie, i ricoveri ospedalieri e le preoccupazioni per un imminente parto prematuro. Non sono mancate anche le sedute psicologiche preparatorie per la nascita pretermine, Caterina era consapevole di dover partorire entro e non oltre la 32° settimana di gestazione.
“Il nostro obiettivo era arrivare alle 32 settimane – scrive la giovane – perché è quando l’utero arriva ad invadere il torace, quindi limite fisico della gravidanza per me, e perché a 32 settimane siamo in un territorio “abbastanza” sicuro per il bimbo”.
Tommaso è nato il 28 marzo del 2018 con un peso di 1,490 kg e 41 cm.
Sin durante la gravidanza, Caterina Simonsen ha iniziato ad utilizzare nuovamente i social network, soprattutto instagram, per raccontare la sua nuova vita da mamma, minuziosamente descritta anche attraverso il suo blog Breathe Mamma, letteralmente tradotto in mamma respira.
I tubi delle flebo, le medicine ed il respiratore con cui Caterina Simonsen convive da sempre non sono spariti, al contrario sono ancora presenti nei suoi scatti, l’unico cambiamento è un dolce e sorridente visino che fa capolino tra le sue braccia, testimone della forza di una mamma che non ha voluto rinunciare al sogno di una famiglia.