“L’ombra della polmonite sulla morte di un neonato”, così titolava il quotidiano Brescia Oggi, un’ipotesi successivamente smentita da una nota ufficiale dell’Asst del Garda, Azienda Socio Sanitaria Territoriale.
Stando agli accertamenti medico-legali infatti, il neonato morto poco dopo il parto, avvenuto nell’ospedale di Manerbio (BS), non avrebbe contratto il batterio della legionella.
Neonato morto poco dopo il parto: esclusa legionella.
La notizia del neonato morto poco dopo il parto, avvenuto nell’ospedale di Manerbio (BS), si è diffusa in rete lo scorso week-end, un decesso che aveva destato molta preoccupazione per il possibile collegamento con l’epidemia di polmonite che da oltre 20 giorni sta interessando la Bassa Bresciana, in particolar modo i comuni lombardi situati nelle province di Brescia e Mantova.
Ad oggi infatti sarebbero più di 500 i casi documentati ed attualmente oltre 100 persone risultano ancora ricoverate nei vari ospedali delle due province, tra questi anche 4 bambini di età compresa tra i 6 e gli 8 anni, trasferiti nel reparto di Pediatria dell’ospedale Civile di Brescia.
“In relazione all’articolo pubblicato da Brescia Oggi in data odierna nel quale si fa riferimento ad un decesso per presunta polmonite di un neonato avvenuto presso l’Ospedale di Manerbio, l’ASST del Garda precisa che, effettuati i doverosi accertamenti medico-legali, si esclude che la causa sia ricollegabile ad una polmonite e/o ad un caso di legionella”.
È quanto rende noto l’azienda sanitaria che, servendosi del proprio portale web, ha cercato di far chiarezza sulla vicenda del neonato morto poco dopo il parto.
Ma cosa è accaduto quel tragico giorno? Il quotidiano locale Brescia Oggi ha parlato di una “crisi respiratoria” dovuta forse ad un’infezione.
Le condizioni del neonato morto poco dopo il parto sono apparse sin da subito gravi: venuto alla luce lo scorso giovedì 20 settembre presso l’ospedale di Manerbio (BS), la salute del piccolo è peggiorata pochi minuti dopo la nascita. Nonostante il tentativo dei medici di salvarlo, il suo cuoricino ha smesso di battere mentre veniva disposto il suo trasferimento in una struttura dotata di TIN (terapia intensiva neonatale).
Consapevoli di dover chiarire le cause che hanno portato ad una tale disgrazia, si è provveduto a disporre l’esame autoptico che potesse confermare o smentire le ipotesi avanzate fino ad ora: un’infezione contratta durante la gestazione o durante il parto, polmonite batterica, legionella.
Come detto in precedenza, l’Asst del Garda ha categoricamente escluso che la situazione clinica del neonato morto subito dopo il parto fosse riconducibile all’epidemia di polmonite che ha colpito la Bassa Bresciana, resta tutt’ora da comprendere quali siano state le cause del decesso.
Nel frattempo, i genitori del piccolo, residenti a Ghedi (BS), stanno valutando di denunciare il caso presso la procura di Brescia con lo scopo di arrivare alla verità.
Fonte: Asst del Garda – BresciaOggi – QuiBrescia
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