Ancora un papà assassino: un bimbo di un anno è stato ucciso a coltellate dal padre; ferita gravemente la compagna che si è frapposta, come scudo umano, tra il papà kiler, il suo coltello e la figlia di 7 anni.
Dopo le tante tragedie di cronaca nera (come non ritornare con la mente ad Antonietta Gargiulo e Luigi Capasso) a Firenze si è consumato un altro dramma della folia :
ieri sera un bimbo di un anno è stato ucciso a coltellate dal padre.
Michele aveva spento la sua prima candelina il 3 settembre; ieri sera era tra le braccia della mamma quando il suo papà lo ha accoltellato a morte. La sorella maggiore, 7 anni, ha rischiato una sorte altrettanto violenta, è stata la madre a salvarla frapponendosi tra l’uomo e la piccola.
La donna, per quanto gravemente ferita alla testa e alle braccia, è riuscita ad allertare i parenti; proprio il fratello di lei e la mamma sono accorsi presso la casa dell’orrore e hanno evitato che altro sangue innocente fosse sparso in una notte di follia.
I carabinieri del Ris hanno rinvenuto l’arma del delitto (un’arma da taglio gettata in giardino dopo la furia brutale) e hanno ricostruito come il bimbo di un anno è stato uccido a coltellate dal padre.
I fatti si sono svolti a Scarperia, un comune del Mugello, poco lontano da Firenze. A scatenare l’ira del papà killer una lite furiosa con la compagna.
Niccolò Patriarchi, questo il nome del papà assassino, ha 34 anni ed è fiorentino, già noto alle forze dell’ordine probabilmente per reati di truffa, di professione informatico; Annalisa Landi, 30 anni, questo il nome e l’età della mamma, di professione impiegata. Anche la donna era già nota alle forze dell’ordine per truffa, lo riportano gli organi di stampa.
Ad allertare il 118 la nonna, che ha subito denunciato la morte del nipote per mano del papà. I medici giunti sul posto prontamente hanno provato a rianimare Michele e i tentativi di salvarlo non si sono mai fermati neanche nell’ambulanza sino all’ospedale a Borgo San Lorenzo, ma nessuno sforzo è valso a salvare la vita del piccolo che una volta condotto al nosocomio è stato dichiarato morto.
La madre è ricoverata nello stesso ospedale in cui è stato trasportato il piccolo Michele, attualmente è fuori pericolo di vita ma ha nel cuore il dolore più grande che una madre possa soffrire: ha visto morire suo figlio.
Il papà Kiler è stato arrestato con l’accusa di omicidio, quando sono intervenuti i Carabinieri lo hanno trovato sporco di sangue e in stato di choc, non ha opposto nessuna resistenza all’arresto.