La piccola Yueyue non ce l’ha fatta, è morta a soli due anni, vittima dell’indifferenza e della paura delle 18 persone che l’hanno vista sanguinante ed indifesa per terra ignorandola e di quella che molti descrivono come la decadenza della moralità pubblica, dopo decenni di ricerca della crescita economica.
Stando a quello che si dice in Cina le persone hanno paura di aiutarsi fra loro visto che in passato è capitato che chi prestava soccorso fosse ritenuto colpevole e costretto a pagare per coloro che aveva aiutato.
Ma basta questo a giustificare l’indifferenza verso una bimba di due anni che agonizza sul ciglio della strada?
Grazie ad internet le immagini del terribile video, in cui la bimba viene investita ben due volte, hanno fatto il giro del mondo scatenando l’indignazione di milioni di persone sconvolte e convinte che questa tragedia forse si poteva evitare.
Chi ha visto il video non ha potuto non notare come il primo autista che l’ha investita dopo l’impatto abbia rallentato per poi ripartire, schiacciando di nuovo quel corpicino inerme.
E visto che al peggio non c’è fine, l’uomo, che al momento dell’incidente sembra stesse litigando al telefono con la fidanzata, ha rilasciato un’agghiacciante dichiarazione : “Dopo averla investita ho capito di aver colpito qualcuno, ho pensato di scendere e vedere come stava. Poi ho visto che era già sanguinante e così ho deciso di scappare dato che non mi sembrava ci fosse nessuno attorno a me“.
Il secondo autista invece ha dichiarato di non aver visto la piccola a causa del buio, ma prima di essere arrestato ha contattato la famiglia della bimba e gli ha offerto del denaro per non essere denunciato.
Ci sono voluti quasi 20 minuti perché la piccola fosse soccorsa da Chen Xianmei, una netturbina che ha avuto compassione di quel fagottino sanguinante e l’ha spostata sul ciglio della strada pochi attimi prima che giungesse la mamma della piccola.
Al suo arrivo in ospedale le condizioni della piccola Yueyue erano già gravi, le diverse fratture e le ferite riportate alla testa lasciavano poche speranze di sopravvivenza, ma il miglioramento di martedì aveva riportato la speranza nella vita della sua famiglia, infatti le sue funzioni respiratorie erano in ripresa, le stava tornando la sensibilità al braccio ed il suo battito cardiaco si stava stabilizzando, ma la notte fra giovedì e venerdì la situazione è precipitata ed il cuoricino della bimba ha smesso di battere .
“Le sue ferite erano troppo gravi e il trattamento non ha avuto effetto”, ha detto Su Lei, direttore del reparto di terapia intensiva del Guangzhou General Hospital.
E adesso alla mamma della piccola non resta che il dolore ed il rimorso per non aver sorvegliato meglio la sua bambina. Già, perché i genitori della piccola Yueyue, come molti altri, sono stati costretti dalla miseria a migrare dal loro paese per trovare un lavoro e, come avviene in queste situazioni, a farne le spese sono i bambini che, in assenza di qualcuno che possa occuparsi di loro, vengono spesso lasciati in balia di loro stessi.
Basti pensare che secondo una stima, fatta proprio nella provincia del Guangdong, sugli incidenti che hanno avuto come vittime i bambini, più di un terzo coinvolgevano i figli di lavoratori migranti. «I genitori che vanno a lavorare fuori non hanno tempo per stare con i propri figli – ha dichiarato Zeng Jinhua, direttore del centro di ricerca e sviluppo per i bambini e i giovani del Guangdong – e non possono permettersi baby sitter, per cui questi ragazzi crescono per strada e sono esposti a continui pericoli».
Dopo questa tragedia il partito comunista del Guadong vorrebbe varare una legge che obblighi la popolazione a prestare soccorso a chi viene trovato in evidente difficoltà.
Peccato che per la piccola Wang Ye ormai sia troppo tardi, nessuna legge potrà ridarle la vita che le è stata così brutalmente strappata.