C’è un segreto, che poi tanto segreto non è, che la cantate lirica ed attrice, nonché ex moglie di Pippo Baudo, continua a custodire dentro di se.
Un desiderio che, come racconta Katia Ricciarelli a Belve, nel tempo ha imparato a collocare in un angolo del suo cuore, evitando così di trasformarlo in un rimpianto: avere un figlio.
Katia Ricciarelli a Belve parla dell’aborto e della punizione.
Ospite lo scorso 6 luglio della quarta puntata del talk show curato e condotto da Francesca Fagnani e trasmesso in seconda serata su Nove, canale televisivo italiano privato del gruppo Discovery Italia, Katia Ricciarelli a Belve si è raccontata senza veli ne censure, apparendo come una semplice donna rassegnata al proprio destino che avrebbe deciso di non renderla madre.
Classe 1946, 72 anni compiuti il 18 gennaio, alla diretta richiesta della conduttrice che le ha chiesto cosa le fosse mancato di più nella vita, Katia Ricciarelli a Belve ha risposto:
“Dovrei dirti: ‘il figlio’. Ma poi ho capito una cosa, che se non è venuto, doveva essere così. Questo accanimento che c’è a volte non va bene perché poi i rapporti si rovinano”.
In realtà, come ha ricordato la stessa Fagnani, il celebre soprano aveva avuto l’opportunità di diventare mamma prima di sposare Baudo, un bambino al quale rinunciò per volere del conduttore siciliano.
Alla domanda “Pippo Baudo la convinse ad abortire. Perché?”, Katia Ricciarelli a Belve ha risposto:
“Perché evidentemente pensava che fosse troppo presto, eravamo appena fidanzatini, di nascosto. Ma va bene così. Poi, sono stata punita, evidentemente è giusto così”.
Rassegnata a quella che lei stessa crede essere una punizione per aver rinunciato a quel dono, la Ricciarelli donna ha ammesso di non rimproverare nulla né a se stessa né all’ex marito, sottolineando che “Anche questo fa parte del destino”.
Le dichiarazioni di Katia Ricciarelli a Belve fanno eco ad una sua non recentissima intervista rilasciata al settimanale Gente.
Fu infatti nel 2005, proprio durante il periodo di separazione da Pippo Baudo – la coppia si è unita in matrimonio il 18 gennaio del 1986, giorno del 40° compleanno della cantante, per poi separarsi nel 2004 e divorziare definitivamente nel 2007 – che la Ricciarelli rivelò pubblicamente per la prima volta la storia dell’aborto.
Intervistata dal settimanale “Gente”, raccontò di quel figlio mai nato:
“Pippo mi chiese di rinunciare al figlio che aspettavo nel 1985. Non eravamo ancora sposati e lui mi convinse ad abortire, dicendomi che avremmo avuto un figlio appena diventati marito e moglie. Ma quel figlio, nonostante la fecondazione artificiale, non è mai arrivato”.
Una scelta fatta per amore dell’uomo che di lì a poco sarebbe diventato suo marito:
“Pippo mi spiegò che un figlio prima del matrimonio avrebbe scatenato commenti e critiche. Nel mio cuore sentivo che non avrei dovuto, ma per amore di Pippo accettai e decisi di abortire”.
Nell’intervista di Katia Ricciarelli a Belve, così come in quella precedente rilasciata al settimanale gente, è emerso che nel tempo la stessa attrice è riuscita a trasformare quel grande rimpianto in rassegnazione, o meglio in una vera e propria punizione per quella sofferta rinuncia, che nessuna donna o mamma prende a cuor leggero.