Quella piccola manina sporca di fango poggiata sulla spalla del suo soccorritore è divenuta il simbolo della tragedia al torrente Raganello, a Civita di Castrovillari, in provincia di Cosenza, nella quale hanno perso la vita 10 persone.
Quella manina appartiene alla piccola Chiara, una bambina di 9 anni sopravvissuta alla piena che le ha portato via entrambi i genitori.
Tragedia al torrente Raganello: salvata bimba di 9 anni
“Era semicosciente ma in evidente stato di choc. L’abbiamo trovata accanto ad una persona priva di vita e da quello che ho saputo in seguito, quasi certamente i genitori sono tra le vittime”.
È quanto dichiarato dal dirigente medico dell’elisoccorso regionale Calabria Pasquale Gagliardi, uno dei primi a giungere sul luogo della tragedia al torrente Raganello che si è consumata nel pomeriggio di lunedì 20 Agosto. Ed è stato lo stesso soccorritore a pubblicare sul suo profilo Facebook due foto della bambina nelle ore successive al ritrovamento di quest’ultima.
“Da oggi questa è la foto della mia vita, ma della sua vita… grazie Dio… qui la mia trattativa con te è andata a buon fine!!!”.
“Non dimenticherò mai la sua piccola mano nella mia. Così come non dimenticherò il soccorritore alpino che la teneva in braccio al quale non smettevo di ripetere ‘non la lasciare, riscaldala con il tuo corpo il più possibile’”.
Giunti sul luogo della tragedia al torrente Raganello, gli uomini del Soccorso Alpino Nazionale e dall’elisoccorso di Cosenza si sono trovati dinnanzi ad uno scenario che mai avrebbero immaginato.
“In ventidue anni di servizio non mi era mai capitato nulla di simile – ha raccontato Gagliardi – Volo da oltre vent’anni e posso dire di essere un veterano. Ho soccorso centinaia di persone in situazioni difficili, ma mai mi era capitata una disgrazia di queste dimensioni. Forse la peggiore della mia vita professionale”.
Chiara è stata tra i primi dei 44 escursionisti colpiti dalla tragedia al torrente Raganello ad essere soccorsa, la bimba era in stato di ipotermia, aveva lesioni sul corpo e problemi alle vie respiratorie dovuti all’ingestione di acqua mista al fango.
Trasportata subito dopo il suo ritrovamento all’Ospedale Civile SS. Annunziata di Cosenza, è stata poi trasferita al Policlinico Gemelli di Roma (inizialmente le fonti stampa riferivano di un trasferimento all’ospedale Cardarelli di Napoli).
È attualmente ricoverata in prognosi riservata nel reparto di Terapia Intensiva Pediatrica, è sedata e ventilata artificialmente per insufficienza respiratoria acuta.
Forza piccola, ce la farai.
Chi sono le vittime della piena alle Gole del Raganello
Fonte: NuovaCosenza – QuiCosenza