È risaputo che l’uso della protezione solare durante i periodi di maggior esposizione ai raggi ultravioletti, sia in vacanza che in città, aiuta a ridurre il rischio di tumore della pelle. Tuttavia tale azione preventiva viene resa vana da un uso non corretto delle creme solari.
Secondo una recente ricerca infatti, la maggior parte delle persone non sa come applicare la crema solare, utilizza infatti una quantità talmente minima da ridurre significativamente l’efficacia del fattore di protezione solare.
Come applicare la crema solare in modo corretto.
Come titola l’articolo pubblicato sul sito del King’s College London (KCL), scritto che riassume lo studio effettuato proprio dai ricercatori della rinomata università inglese, coloro che usano le creme solari beneficiano circa della metà del fattore di protezione solare (SPF) che stanno utilizzando perché ne applicano uno strato troppo sottile (quantitativo tipico stimato 0,75 mg per centimetro quadrato).
Per giungere a tale conclusione, gli scienziati guidati da Antony Young, professore di fotobiologia del KCL, hanno preso in esame 16 volontari dalla pelle chiara suddividendoli in due gruppi uguali, ognuno composto da 3 donne e 5 uomini. Lo scopo dello studio era di poter raccogliere dati sulla protezione del DNA data dai filtri solari usati in condizioni tipiche su fototipi I e II, cioè coloro che hanno una carnagione chiara estremamente fotosensibile.
Ma come hanno fatto gli scienziati a comprendere come applicare la crema solare in modo corretto?
Durante lo studio il primo gruppo ha ricevuto una singola esposizione ai raggi ultravioletti (simulazione della luce solare) ed ha utilizzato una protezione solare molto alta ma spalmata con diverse quantità (da 0,75 mg a 1,3 mg fino 2 mg per centimetro quadrato).
Il secondo gruppo invece ha ricevuto un’esposizione di 5 giorni consecutivi con una variazione della quantità di esposizione ai raggi UV per simulare al meglio una vacanza in luoghi di villeggiatura come Tenerife, Florida e Brasile. Anche in questo caso i soggetti hanno utilizzato la crema solare in diverse quantità, ossia da 0,75 mg (normalmente più utilizzata) a 2 mg per centimetro quadrato (quella consigliata dagli esperti, pari al doppio della quantità che generalmente ci si spalma).
A ricerca ultimata, al fine di stabilire come applicare la crema solare in modo corretto, l’equipe guidata da Young ha effettuato una biopsia della pelle esposta ai raggi ultravioletti.
I risultati finali hanno evidenziato che:
- Le aree della pelle che non hanno ricevuto alcuna protezione solare, seppur esposte ad una bassa dose di raggi UV, hanno subito un notevole danno al DNA;
- Le zone sulle quali è stato applicato uno strato di crema pari a 0,75 mg per centimetro quadrato hanno subito danni minori rispetto ai primi;
- Le zone sulle quali è stato applicato uno strato di crema dello spesso di 2 mg per centimetro quadrato hanno invece subito una quantità di danni considerevolmente ridotta, anche con dosi di raggi UV più elevate dei primi due casi.
In altre parole, coloro che si sono esposti ai raggi ultravioletti per 5 giorni consecutivi utilizzando una quantitativo di crema solare pari a 2 mg per centimetro quadrato hanno subito un danno significativamente inferiore rispetto a coloro che si sono esposti per un solo giorno senza protezione ad una dose bassa di raggi UV.
Ed è proprio l’autore dello studio a spiegare come applicare la crema solare in modo corretto:
“Non c’è dubbio che la protezione solare fornisca una protezione importante contro il cancro provocato dall’impatto dei raggi ultravioletti del sole. Tuttavia, ciò che questa ricerca mostra è che il modo in cui viene applicata la protezione solare svolge un ruolo importante nel determinare quanto questa sia efficace”.
Se fino ad oggi avete sempre utilizzato uno strato sottile di crema solare, pari a circa lo 0,75 mg per centimetro quadrato, sappiate che d’ora in avanti ne dovete applicare almeno il doppio, cercando di raggiungere i 2 mg per centimetro quadrato.
Inoltre, come spiega Nina Goad della British Association of Dermatologists, sarebbe opportuno utilizzare un fattore di protezione (SPF) più alto di quello consigliato per il proprio fototipo.
“Questa ricerca dimostra perché è così importante scegliere un SPF pari o superiore a 30. In teoria, un SPF di 15 dovrebbe essere sufficiente, ma sappiamo che nelle situazioni di vita reale abbiamo bisogno della protezione aggiuntiva offerta da un SPF più elevato”.
Ecco un esempio pratico per meglio comprendere quest’ultimo consiglio: se si utilizza un SPF pari a 50 e lo si applica sulla pelle in quantità ridotta (il famoso 0,75 mg per centimetro quadrato), il massimo che si potrà ottenere sarà il 40% di protezione prevista, ossia un fattore di protezione pari a 20.
Si evince che se si vuol ottenere il massimo del risultato, soprattutto per quanto concerne la salute della propria pelle, è bene imparare come applicare la crema solare nel modo giusto, ossia spalmare sul corpo 2 mg di prodotto per centimetro quadrato, perché più si aumenta la quantità di crema utilizzata, più aumenterà la percentuale di protezione.
Fonte: KCL – MedicalJournals
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