Per oltre una settimana circa 1500 persone, tra cui Vigili del fuoco, soccorso alpino, Protezione civile, speleologi, unità speciali e cani molecolari addestrati dall’unità specializzata Reddingshonden, l’hanno cercata tra i boschi e le grotte, anche quelle non censite, dell’Altopiano di Cariadeghe, a Serle in provincia di Brescia.
Non un indizio o una traccia è stata rilevata, nulla che permettesse loro di rintracciare e/o ritrovare la bambina autistica scomparsa a Serle. Nonostante ciò, i genitori non perdono la speranza e lanciano un appello mentre espongono i loro primi dubbi e sospetti.
Bambina autistica scomparsa a Serle: i sospetti dei genitori.
Ieri, domenica 29 luglio, la prefettura ha annunciato la fine delle operazioni speciali di ricerca della bambina autistica scomparsa a Serle, nel bresciano; i circa 10 giorni di ricerche serrate non hanno purtroppo dato gli esiti sperati.
“Abbiamo fatto uno sforzo immane, perlustrato l’area interamente, senza esito – ha dichiarato il prefetto Annunziato Vardè – La delusione è palpabile e comprensibile”.
Iushra Gazi, questo il nome completo della bambina autistica scomparsa a Serle, residente nel centro di Brescia con la sua famiglia, è scomparsa lo scorso giovedì 19 luglio mentre era in gita a Cariadeghe con altri 13 ragazzi diversamente abili, tutti frequentanti il campo estivo organizzato dalla onlus Fobap-Anffas.
Improvvisamente “fuggita” al controllo di educatori e volontari, la bambina scomparsa a Serle è stata inizialmente cercata da questi ultimi che in seguito, non trovandola immediatamente, hanno dato l’allarme.
Il folto gruppo di ricerca formato dalle forze speciali e non qui sopra citate e dai volontari non hanno smesso un attimo di cercare la piccola Iushra, tra questi vi era anche Mohammed Liton Gazi, padre della bambina autistica scomparsa a Serle, che nonostante gli insuccessi di questi giorni continua a sperare di poter ritrovare la figlia.
“Piccola mia, lo so che sei molto intelligente, fisicamente forte. Sono convinto che puoi farcela, siamo qui ad aspettarti e non smetteremo di cercarti altrove”.
Ha dichiarato il signor Gazi che, riuscendo a restare calmo nonostante la tragedia che lo ha colpito, non ha esitato a mostrare qualche dubbio su quanto accaduto.
“Non punto il dito contro nessuno ma inizio a nutrire qualche dubbio su come siano andate realmente le cose quella mattina. Con noi non è mai successo. L’abbiamo sempre portata ovunque: al ristorante, in metro, in autobus, nei negozi o a piedi, e non si è mai allontanata così. È sempre stata brava e obbediente. E allora mi chiedo cosa sia accaduto prima che lei scappasse di corsa: qualcosa di brutto? Voglio saperlo, devo, saperlo”.
Qualche perplessità l’ha esposta anche Khanam Must Nurunnahar, mamma della bambina autistica scomparsa a Serle, il cui cuore è ancora colmo di speranza e lotta con tutte le sue forze per non cedere all’angoscia e alla paura.
“Sento che Iushra è viva – ha dichiarato la donna che, indicando il cuore, ha continuato – È una sensazione che mi viene da qui. Non so dove sia. Ma credo sia con qualcuno”.
La donna, che non ha potuto lasciare la loro casa per badare agli altri figli, Ismail di 7 anni, anche lui autistico, Ibrahim di 5 anni e la piccola Fatima di soli 9 mesi, ha dunque ipotizzato che qualcuno possa aver preso la figlia, confermando inoltre le parole del marito che descrive Iushra come una ragazza tranquilla e non incline ad eludere la sorveglianza di chi si sta occupando di lei.
“Non scrivete che Iushra ha l’istinto di scappare, non è vero che è aggressiva, è solo una ragazzina che ama correre, esplorare e stare all’aperto – racconta la madre della bambina autistica scomparsa a Serle – Lei è sempre andata in gita e mai si è allontanata dai compagni […] In genere non si fa avvicinare dagli sconosciuti. Ma se è stanca si fida”.
Nel frattempo si è proceduto a rimuovere i posti di blocco in seguito all’interruzione delle ricerche straordinarie della bambina autistica scomparsa a Serle. Tuttavia il sindaco di Serle conferma che continueranno a cercarla, al caso infatti lavoreranno la Protezione civile di Serle e alcuni volontari del posto coordinati dal Comune.
“Noi però non ci fermiamo, continueremo con i nostri volontari – ha affermato il sindaco – Carabinieri e procura finora hanno lavorato all’ipotesi prioritaria dell’allontanamento, e ne sono sempre stato convinto anch’io. Ora però penso spesso che forse Iushra abbia incontrato qualcuno nel bosco”.
La speranza resta questa di riuscire a trovare la piccola Iushra sana e salva.
Fonte: Il Giorno – Corriere della Sera