Heather Duckworth diciotto anni fa – dopo una gravidanza difficile, conclusasi con 12 settimane di riposo forzato a letto – ho dato alla luce tre gemelli, tre bambini bellissimi e sani. I suoi gemelli nacquero prematuri, a 32 settimane di gestazione, e hanno dovuto passare 3 settimane in terapia intensiva neonatale, ma erano assolutamente perfetti. La mamma stessa descrive così, con la semplicità della gioia, il suo ricordo.
La vita di mamma Heather era occupata e piena, i gemellino avevano già un fratello maggiore che alla loro nascita aveva compiti due anni da appena un mese.
Malgrado gli impegni di una vita da grade famiglia, questa mamma era felice e appagata.
Heather Duckworth ha raccontato com’è cambiata la sua vita quando ha perso uno dei suoi tre gemelli, lo ha raccontato attraverso il suo blog – Love, Faith & Chaos – e lo racconta attraverso la sua pagina Facebook.
Jacob, uno dei tre gemellini, è morto 12 anni fa, alla vigilia del suo 6° compleanno. L’angelo di mamma Heather se ne è andato dopo 28 mesi di lotta:
ha sopportato chemioterapia, 9 operazioni importanti e numerose complicazioni lungo la strada.
Molti i viaggi della speranza a New York per i trattamenti.
“E’ stato un periodo difficile nella nostra vita, ma Jacob era sempre una luce brillante. Ci ha ispirato ogni giorno con il suo atteggiamento positivo, il coraggio e le risate.“
Mamma Heather Duckworth ritrova una macchia blu su un tappeto bianco e pensa a suo figlio, in quella macchia c’è un insegnamento di vita.
Un mese prima che a Jacob venisse diagnosticato il cancro, in casa di mamma Heather ci fu una serata concitata, chiassosa e “sporca”. La descrive lei stessa con queste parole:
“Ero completamente esausta, era una sera calda e carica di confusione. La vita era senza sosta con i nostri tre gemelli di 2 anni e il loro fratello di 4 anni.
Non avevo tempo per me stessa e probabilmente erano passati almeno quattro giorni da quando mi ero fatto una doccia.
Mentre preparavo i bambini per andare a letto, sentì una voce pronunciare un suono: ‘uh-oh’. Mi voltai appena in tempo per vedere l’inchiostro blu di una penna, esplosa nella mano di uno dei gemelli, spruzzare su tutto il tappeto.
Mio figlio strillava di gioia mentre l’inchiostro blu gocciolava dalla sua mano e faceva schizzare il suo pigiama pulito.
Rimasi senza fiato quando vidi schizzi blu sul pavimento e una densa pozza d’inchiostro affondare nel nostro tappeto: il nostro tappeto nuovo di zecca.”
Mamma Heather quella sera pianse lacrime di frustrazione, era stanca e arrabbiata:
“Non ero arrabbiata con mio figlio – che era blu come un Puffo – ma ero arrabbiata con me stessa per aver lasciato quella penna proprio dove il mio bambino poteva raggiungerla.”
La famiglia si era trasferita solo da 6 mesi nella nuova casa e quel tappeto bianco completamente rovinato sembrava una disfatta.
“Abbiamo lavato quella macchia per un’ora quella notte, ma è rimasta”, ribadisce mamma Heather Duckworth.
A distanza di 12 anni, quell’impronta di normalità sul tappeto bianco assume un valore diverso.
Il bimbo che la fece era Jacob e un mese dopo ricevette la sua condanna, ovvero la diagnosi di tumore.
Heather Duckworth si descrive online come moglie e mamma di cinque figli “quattro sulla terra e uno in paradiso”, il suo post The Blue Stain – La Macchia Blu – è diventato virale.
Il racconto della macchia blu sul tappeto bianco è più che significativo:
descrive un momento di normale confusione (fisiologica quando ci sono bambini piccoli) ma vissuto dall’adulto come una sconfitta frustrante.
Ebbene mamma Heather vuole dire a tutte le mamme di dare il giusto peso alle cose, ridimensionando anche la fatica, lo stress e la rabbia.
La macchia blu sul suo tappeto è memoria del fatto che le cose non contano, contano le persone. E’ questo il messaggio che questa donna intende trasmettere.
HeatherDuckworth racconta che a suo tempo descrisse quella macchia come “brutta” e confessa che vederla le ingenerava “delusione e imbarazzato”, molte volte ha sposato il mobilio o pulito casa e molte volte ha rivisto quella macchia. Oggi, nel ritrovarla, la sensazione è del tutto cambiata.
“Mio figlio è sparito, ma quella macchia d’inchiostro blu? E’ ancora lì … e adesso … è un costante richiamo a mio figlio.
E’ un costante richiamo alla mia frustrazione per qualcosa di così banale … qualcosa di così poco importante nello schema della vita.
Quella macchia blu è un costante richiamo al fatto che la vita è disordinata, ma è questo che la rende degna di essere vissuta.“
Heather Duckworth dà a tutte le mamme una lezione di vita:
“le cose” non sono importanti, ma le persone lo sono, gli incidenti accadono e occorre lasciar andare le piccole cose e aggrapparsi a ciò che è importante.
“Vorrei avere un milione di macchie di inchiostro blu sul mio tappeto se ciò significava che avrei potuto avere un altro giorno con mio figlio”, così conclude questa mamma … mamma di un angelo e tre figli oramai grandi.