Lunedì mattina il trauma team del Niguarda è entrato in sala operatoria per intervenire sul nervo lesionato della mano del “Betta”. Tra gli undici colpi di fendente che Niccolò Bettarini ha ricevuto, quelli alla mano sono stati certamente i peggiori, i più pericolosi. Rispetto al nervo lesionato, il rischio corso dal giovane è relativo alla funzionalità dell’arto. Per stabilirne il recupero dovranno passare alcuni mesi accompagnati da un percorso di fisioterapia.
Niccolò Bettarini operato alla mano per la ricostruzione del legamento lesionato.
L’intervento è durato due ore, conclusosi poco dopo mezzogiorno è riuscito perfettamente. I chirurghi hanno ricucito il nervo dell’avambraccio di Niccolò, l’operazione è stata condotta da un’equipe di esperti nata nel 2002: il trauma team del Niguarda.
La stampa attribuisce a questa strada di medici e chirurghi un risultato poco noto: il trauma team del Niguarda ha permesso nell’ultimo decennio di abbattere la mortalità dal 25% all’8/10% per cento per le vittime di incidenti, aggressioni e, gravi infortuni sul lavoro.
Niccolò Bettarini operato, adesso ci vuole giustizia.
Al momento sono quattro gli uomini fermati con l’accusa di tentato omicidio a danno di Niccolò Bettarini:
due italiani, di 24 e 29 anni, uno dei quali era stato sottoposto in passato a Daspo (Divieto di Accedere alle manifestazioni Sportive), e due albanesi, di 24 e 29 anni, uno dei quali, il 29enne, senza permesso di soggiorno.
Malgrado i fatti non siano avvenuti all’interno della discoteca e malgrado la piena disponibilità dell’amministrazione del locale a contribuire alle indagini, il questore di Milano incaricato del caso ha deciso per la chiusura dell’Old Fashion (la discoteca nei pressi della quale è avvenuta l’aggressione) per trenta giorni, ne dà notizia la stampa.