Durante uno dei suoi pubblici impegni istituzionali, Meghan, la moglie di Harry, ha commesso uno sbaglio, le telecamere internazionali lo hanno immortalato e diffuso. Così, complice il web, tutti sanno che l’etichetta regale è stata ancora una volta stravolta. Tuttavia la regina non è apparsa affatto turbata, anzi tra le due donne sembra esserci una buonissima intesa.
L’ errore di Meghan Markle ha riguardato un dettaglio della sua prima uscita ufficiale con la Regina:
nel rientrare nella vettura regale, l’ex attrice ha sbagliato lato, si è trovata dinanzi alla medesima portiera dalla qual si apprestava a salire la Sovrana e di fatto è stata “costretta” a precederla rompendo di nuovo il protocollo.
A quanto pare il protocollo regale era stato compromesso da Meghan Markle anche in occasione del Trooping the Colour a causa delle braccia lasciate scoperte da un vestito senza maniche.
Qualche osservatore inglese, esperto di teste coronate, ha fatto sapere che tutti i dettagli del Trooping the Colour, come di ogni evento ufficiale, passano al setaccio di espertissimi organizzatori e pertanto quel vestito non poteva essere solo una scelta di Meghan. E’ più probabile che la monarchia inglese, anche nell’accogliere questa giovane sposa tanto diversa dalla tradizione, sia fattivamente pronta ad un cambiamento in chiave moderna.
L’ errore di Meghan Markle:
la moglie di Harry e la Regina dovevano salire su un auto, inizialmente Meghan ha esitato, come se non ricordasse che passo tenere in quel momento e dinanzi alla vettura. E’chiaro che ha sbagliato portiera: la giovane duchessa si è trovata di fronte alla portiera destinata alla Regina, quando se ne è resa conto la frittata era fatta!
Con una normalità sconosciuta ai protocolli regali, Meghan ha domandato a sua maestà cosa la Regina preferisse fare e quindi ha seguito l’ordine impartitole entrando, in via del tutto anomala e eccezionale, in auto per prima.
Meghan si è accomodata nella vettura prima di The Queen per poter lasciare alla Regina il suo consueto posto dietro l’autista.
Ma questa monarchia normalizzata non è forse un vantaggio? A questa domanda aperta potrà rispondere solo il tempo.