L’ allarme terrorismo a Roma, così come in altre città, è una condizione in cui stiamo imparando a vivere. Vedere militari o uomini della polizia alle stazioni dei treni o della metropolitana o nelle piazze più frequentate è diventata ormai un’abitudine, spesso non ci facciamo neanche più attenzione. In tutta Italia ormai da qualche anno sono state adottate misure per ridurre il rischio di un allarme terroristico.
Allarme terrorismo a Roma: cosa è successo negli ultimi giorni.
Negli ultimi due giorni i cittadini della capitale hanno sentito più vivo e vicino l’ allarme terrorismo a Roma a seguito di due segnalazioni anonime, entrambe rivelatesi successivamente non reali, ma che hanno per alcune ore tenuto la città con il fiato sospeso.
Nella giornata di domenica una telefonata anonima alla sede del Messaggero ha creato non poco scompiglio nei due store della Rinascente situati proprio al centro di Roma, uno in via del Tritone, tra fontana di Trevi e piazza di Spagna, e l’altro in piazza Fiume. Per sicurezza entrambe le sedi sono state evacuate e perlustrate dalle forze dell’ordine. Per fortuna gli artificieri non hanno trovato nulla e questo allarme terrorismo a Roma é stato ritirato.
Allarme terrorismo a Roma: la caccia all’uomo
Un altro allarme è stato procurato da una lettera anonima ricevuta all’ambasciata italiana in Tunisia in cui si accusava un uomo di 41 anni di origine tunisina di programmare un attentato nella città eterna. Di conseguenza si é scatenata una caccia all’uomo a Roma e in altre città di Italia, ricerca terminata però ieri mattina, quando la trasmissione “Chi l’ha visto?” ha rintracciato i parenti dell’uomo in Tunisia e in Francia, sua moglie a Palermo e infine il sospettato a Mahdia, a circa 200 km a sud di Tunisi.
Marito e moglie hanno affermato decisamente l’innocenza dell’uomo presentando una storia di vendetta personale ai danni del ricercato e la minaccia di denuncia per diffamazione verso chi ha diffuso foto e false notizie. A suo favore si é schierato anche il Ministero dell’Interno tunisino che ha confermato la presenza dell’uomo in Tunisia e l’assenza di legami con il terrorismo.
Al di là dei danni personali subiti da quest’uomo, sarà probabilmente necessario comprendere l’origine della lettera anonima e il responsabile del procurato allarme.
L’ allarme terrorismo a Roma e in Italia resta attivo.
Indipendentemente da quanto successo l’ allarme terrorismo a Roma, così come anche in tutta Italia, non è rientrato e stamattina stessa è stato reso noto l’arresto di un uomo egiziano a Foggia perché sospetto simpatizzante dei terroristi.
Anche 15 giorni fa a Viterbo è stato effettuato un altro arresto e nella casa sono state trovati e sequestrati ordigni rudimentali, materiale esplosivo, un fucile e due pistole ad aria compressa.
L’attenzione verso ogni possibile allarme terroristico a Roma o in altre città italiane rimane costante, tanto più che con la Pasqua e la bella stagione aumenterà l’afflusso di turisti e di persone in giro per la città.
Ieri mattina, per esempio, si è tenuto un tavolo tecnico per pianificare e controllare tutte le misure di sicurezza. Infatti a Roma era già previsto l’aumento della vigilanza per gli obiettivi considerati sensibili, come i luoghi d’interesse storico e turistico, i palazzi delle istituzioni e altre aree di maggiore affluenza delle persone.
Particolare attenzioni saranno poi dedicate alle funzioni e manifestazioni religiose previste per la settimana santa presiedute da Papa Francesco, a partire da giovedì 29 marzo alle 9,30 con la messa del Crisma seguita nel pomeriggio la lavanda dei piedi al carcere Regina Coeli. Venerdì Santo è prevista la Passione in Vaticano e la via crucis che partirà dal Colosseo. Da sabato il Papà sarà presente alla veglia di Pasqua, la Messa di Pasqua domenica e l’Angelus lunedì 2 Aprile che si svolgeranno in Vaticano.
Verranno tenuti sotto controllo anche i centri commerciali, le stazioni di treni e della metropolitana, i valichi di frontiera, oltre agli ambienti vicini al radicalismo e estremismo islamico.