Non c’è che dire, è più che eloquente l’impatto dato dallo scatto che ritrae Caterina Balivo con la mascherina mentre tiene in braccio la sua piccola Cora, un’immagine che sembra abbia fatto preoccupare i suoi numerosissimi (sono oltre 815mila) followers che la seguono su instagram.
Per fortuna si è subito appreso dalla spiegazione data dalla conduttrice nella didascalia del post che non si tratta di nulla di grave.
Caterina Balivo con la mascherina preoccupa i fans.
Venerdì 23 Marzo, sulla home di instagram è apparsa una foto alquanto insolita: Caterina Balivo con la mascherina che culla la piccola Cora, la bimba avuta lo scorso 16 Agosto.
Osservando l’immagine, in molti avranno pensato al peggio o comunque ad una situazione piuttosto preoccupante, anche perché poco prima la conduttrice napoletana aveva mantenuto il suo quotidiano impegno lavorativo con la trasmissione di Rai Due “Detto Fatto”.
È comunque bastato leggere la didascalia della foto che ritrae Caterina Balivo con la mascherina per comprendere quanto accaduto.
“Diretta fatta con un raffreddore folle! Ora a casa con mascherina. Unico particolare: Cora ha anche lei raffreddore e un po’ di tosse. Guido ALBERTO con mal d’orecchio. Costy con una tosse fortissima. Si salva solo mio marito che infatti è partito. E a voi come butta ? #caterinasecrets #brunettaforever #lovefamily”.
Quasi tutta la sua famiglia dunque è rimasta contagiata dall’influenza stagionale che, pur essendo ormai in diminuzione, quest’anno sembra abbia colpito oltre 3milioni di persone (fonte Repubblica).
Ma perché vedere Caterina Balivo con la mascherina ha fatto preoccupare i fans?
La conduttrice l’ha utilizzata per proteggere ulteriormente la sua bambina che, essendo molto piccola, rischia maggiormente di aggravarsi. Una precauzione che non tutte le mamme adottano con i propri figli e il cui utilizzo viene spesso associato a malattie molto più gravi.
Per quanto possa sembrare “esagerato” per taluni, Caterina Balivo con la mascherina dimostra quanto possa essere importante la prevenzione in casa, soprattutto in presenza di bambini molto piccoli che hanno un sistema immunitario non ancora sviluppato e quindi necessitano di una maggiore protezione.