Ascoltata in merito all’ omicidio di Imma Villani, la mamma 31enne freddata davanti la scuola dopo aver accompagnato la figlia in classe, Annalisa Vitiello, sorella di Pasquale, il marito killer, ha parlato in difesa dell’uomo descrivendolo come una persona perbene e non come il mostro raccontato attraverso i media.
Omicidio di Imma Villani, la sorella del killer: “Non è un mostro”.
Lo scorso lunedì 19 Marzo Imma Villani è stata freddata con un colpo di pistola davanti la scuola elementare frequentata dalla figlia di 9 anni, ad ucciderla il marito, Pasquale Vitiello dal quale si stava separando.
L’uomo è poi fuggito a bordo di uno scooter, la polizia ritroverà il suo corpo senza vita il giorno dopo, nei pressi di un casolare poco distante dal luogo dell’omicidio. Pasquale si è tolto la vita con la stessa arma usata per uccidere l’ex compagna.
Questa è in breve la ricostruzione dell’ omicidio di Imma Villani i cui funerali si sono svolti questa mattina a Boscoreale (NA), tra lo sconforto generale ma soprattutto tra lo sgomento di due famiglie che, ancora oggi, si interrogano sui motivi che hanno spinto l’uomo ad un gesto così estremo e così crudele, un gesto che ha privato per sempre una bambina dell’amore della sua mamma
Si, perché la piccola è la vera vittima dell’ omicidio di Imma Villani, la sola che dovrà portare l’enorme peso della solitudine per il resto della sua vita, combattendo con l’amara verità di essere rimasta orfana per mano di colui che le ha dato la vita e che aveva il compito di proteggerla, per sempre.
Ma perché Pasquale Vitiello si è reso autore dell’ omicidio di Imma Villani?
È questo l’interrogativo mosso soprattutto ai familiari dell’uomo che, come tutti, sapevano della separazione che la coppia aveva deciso di affrontare insieme, in modo pacifico e con il supporto di entrambe le famiglie, tutto per il bene della bambina.
“Noi non abbiamo avuto nessun segnale, ma se avessimo avuto il minimo dubbio, la minima avvertenza che potesse fare una cosa del genere sarebbe stato fermato in qualsiasi modo”.
È quanto dichiarato da Annalisa Vitiello, sorella di Pasquale, nel corso della seconda intervista rilasciata nel corso della diretta di Pomeriggio 5 del 21 Marzo scorso, prima ancora aveva ribadito che il fratello non era quel mostro che tutti hanno fino ad ora descritto.
“Mio fratello ha compiuto un gesto che non saprei descrivere… quello che ho detto anche l’altra volta è che mi dà fastidio che venga descritto come un mostro. Mio fratello non è un mostro, ha fatto un gesto folle, è assolutissimamente da condannare ma si è tolto la vita e questo dice tutto”.
In lacrime e stanca per i continui attacchi subiti nei giorni successivi all’ omicidio di Imma Villani, Annalisa ha chiesto in diretta televisiva di non definire più suo fratello un mostro, descrivendolo come un uomo che viveva per la sua famiglia, per la moglie e per la figlia.
“Non esiste far passare una persona come un mostro, per quello che non era. Una persona che lavorava dalla mattina alla sera, viveva per la sua famiglia, per la moglie e per la bambina. Questo era mio fratello. Non sto giustificando quello che è accaduto ma non so che altro dire”.
Prima di allontanarsi, Annalisa ha precisato che, a differenza di quanto emerso attraverso i media che hanno parlato dell’ omicidio di Imma Villani, non vi era stata alcuna violenza tra la coppia, così come non vi era stata alcuna denuncia.
Affermazione quest’ultima confermata anche dall’avvocato della famiglia che ai microfoni di Canale 5 ha dichiarato:
“A noi non è stata mai, e sottolineo mai, pervenuta alcunché di un’eventuale denuncia da parte di Imma nei confronti del marito”.
L’avvocato Salvatore Annunziata ha inoltre chiarito anche la questione delle lettere (circa 20 segnalate dai quotidiani – ndr), affermando che ne esistono solo 4, tutte consegnate agli inquirenti il cui contenuto non è stato divulgato ad altri.
Le indagini intanto proseguono mentre le famiglie sono ora impegnate a decidere il futuro della figlia di Imma e Pasquale.
Per rivedere la puntata di Pomeriggio 5 cliccare qui.