La candida è la causa di un disturbo molto comune: si stima che 2 donne su 3 ne risentono almeno una volta nel corso della vita. Riconoscere i sintomi della candida e conoscerne le cause scatenanti può aiutare nella prevenzione di questa fastidiosa infezione.
I sintomi della candida : cos’è?
La candidosi o candidiasi, o più comunemente “candida”, è una micosi, cioè un disturbo causato dalla proliferazione incontrollata di un fungo di cui esistono almeno 20 specie che possono colpire l’uomo, ma la più comune è la Candida albicans.
La candida è considerato un patogeno opportunista, cioè un microrganismo che è presente normalmente nel nostro corpo ma viene mantenuto inoffensivo dalla normale flora batterica, come ad esempio i Lattobacilli che producono sostanze acide che ne impediscono una crescita eccessiva. Quando l’equilibrio tra batteri e lieviti viene alterato, questo fungo ne approfitta per proliferare e aumentare di numero (per questo si dice opportunista) e provocando così i più comuni sintomi della candida .
I sintomi della candida: sintomi
Non sempre i sintomi della candida sono palesi: infatti l’infezione può anche essere asintomatica. Può presentarsi in forma acuta, cioè in una prima e fastidiosa volta, oppure se non curata nel giusto modo può presentare recidive, molto difficili da eradicare. Si parla di infezione da candida recidiva quando compare più di 4 volte in un anno.
I sintomi della candida sono strettamente legati alla zona del corpo interessata dall’infezione ed è bene ricordare che questo fungo preferisce le zone umide e calde della pelle, come quelle maggiormente soggette a sudorazione o fisiologicamente umide.
Si può sviluppare sulle mucose come la bocca o la zona pelvica, ma può svilupparsi anche nelle pieghe della pelle, come ad esempio tra le dita delle mani o dei piedi, come avviene nel cosiddetto “piede d’atleta”, o sulle unghie.
In bocca la candida può sviluppare un’infezione nota come mughetto, tipica dei neonati o delle persone con il sistema immunitario compromesso. È caratterizzata dalla presenza di una patina bianca o di placche bianche sulla lingua e in gola.
In altri casi l’infezione non è più solo sulla pelle o sulle mucose, ma si è diffusa all’interno del corpo e dà luogo a una forma invasiva con conseguenze anche gravi.
Più conosciuta è la candida vaginale.
In questo caso i principali sintomi della candida sono prurito o bruciore intenso alle parti intime con perdite vaginali biancastre e piuttosto dense, con un tipico aspetto “a ricotta”. Il bruciore può interessare la vagina ma anche la zona intorno. Le labbra della vagina possono presentarsi gonfie e arrossate. A causa del prurito ci si può grattare e provocare delle piccole ferite intorno alla vulva, anch’esse molto fastidiose. Inoltre si può sentire dolore durante i rapporti sessuali o durante la minzione, cioè quando si fa pipì. A volte è possibile vedere delle macchie bianche sulla pelle della zona interessata.
I sintomi della candida vaginale sono più acuti la settimana prima dell’inizio del ciclo mestruale, ma tendono poi scomparire con l’arrivo del flusso.
I sintomi della candida: fattori di rischio
Normalmente la candida si sviluppa in circostanze che debilitano il nostro corpo e il nostro sistema immunitario. Infatti i sintomi della candida si possono presentare in periodi di forte stress oppure dopo una terapia antibiotica, che ha ridotto il numero di lattobacilli e degli altri “batteri buoni”che non riescono più a tenere sotto controllo il lievito che si moltiplica in maniera eccessiva. Così come anche un’alimentazione non corretta ed eccessivamente ricca di carboidrati favorisce lo sviluppo di questa infezione.
Alcune persone sono particolarmente sensibili a questa micosi, come ad esempio in caso di diabete in cui la glicemia fuori controllo può favorire la comparsa dei sintomi della candida , oppure chi ha un sistema immunitario compromesso per malattia o per uso di farmaci come ad esempio chemioterapici o cortisonici. Anche un’igiene intima eccessiva, con l’uso di detergenti aggressivi o non indicati o di acqua troppo calda, e l’uso di contraccettivi interni oppure orali che aumentano la produzione di estrogeni possono essere causa di uno squilibrio nella flora della vagina.
Inoltre in gravidanza si ha una naturale alterazione degli ormoni che può influire sulla normale flora batterica e le donne in dolce attesa possono essere facilmente colpite da questa micosi. In questo delicato momento della VitadaMamma, i sintomi della candida possono essere particolarmente fastidiosi, ma prima di iniziare qualsiasi trattamento è sempre opportuno consultarsi con il proprio medico di fiducia.
Un’altra condizione in cui i cambiamenti ormonali possono facilitare lo sviluppo della candida è la pubertà, mentre prima dello sviluppo è poco probabile, ma non impossibile, che questa malattia si presenti.
Un caso a parte sono però i bambini con il pannolino:
questo infatti può impedire la traspirazione della pelle in modo da formare un ambiente adatto alla proliferazione della candida che può provocare degli arrossamenti, delle bollicine o delle piccole ferite tra le pieghe della pelle.
Di conseguenza, anche l’abbigliamento può contribuire all’insorgenza della candida: abiti in tessuti sintetici, non traspiranti, scuri e troppo stretti, specialmente se si tratta proprio della biancheria intima, favoriscono la micosi e accentuano la sensibilità ai sintomi della candida , specialmente il prurito o la formazione di ferite dovute allo sfregamento.
Sebbene i sintomi si manifestino quando il corpo è più stanco e meno forte, la candida è considerata una malattia a trasmissione sessuale. Non usare in preservativo nei rapporti sessuali, sia occasionali che con lo stesso partner, può essere un fattore di rischio. In particolare se si è già in cura per questa micosi, non usare protezioni potrebbe favorire le recidive perché si istaura un meccanismo a ping pong con il proprio partner, che potrebbe non presentare nessuno dei sintomi della candida semplicemente perché il suo organismo riesce a tenere sotto controllo lo sviluppo di questo fungo.
Dai sintomi della candida alla diagnosi
Aver riconosciuto i sintomi della candida non basta a fare una diagnosi. Utilizzare un antimicotico senza che sia realmente necessario può favorire i funghi più resistenti e aumentare il rischio di una recidiva.
Esiste un test casalingo che si può tentare nel momento in cui si sospetta un’infezione da candida in bocca, ma non tutti gli esperti sono convinti dell’attendibilità.
Il test va effettuato la mattina appena alzati e senza aver mangiato nulla e consiste nello sputare un po’ di saliva in un bicchiere pieno d’acqua. Dopo un’ora se la saliva è rimasta a galla il test è negativo, se invece è affondata o si presentano dei filamenti che vanno verso il basso il test è positivo.
Fare questo test non costa nulla, per questo lo riportiamo, ma diversi specialisti sono molto dubbiosi sulla sua veridicità. In internet si trovano anche dei questionari diagnostici: si tratta di rispondere sì o no ad una serie di domande, ognuna con un proprio punteggio. Il punteggio totale dà una probabilità di conferma: probabilità che però non vuol dire però certezza.
In genere, sia per quanto riguarda la candida in bocca che quella nella zona genitale, è più appropriato consultare il proprio medico di fiducia. Se lo specialista, durante la visita, non riesce a diagnosticare precisamente cosa ha provocato il disturbo, può consigliare o fare egli stesso un tampone, che dopo essere stato analizzato potrà dare certezza dell’infezione in corso.
I sintomi della candida non vanno sottovalutati, in quanto sono molto fastidiosi e possono influenzare sia lo stato d’animo che la quotidianità di chi è stato colpito da questa subdola infezione. Riconoscerli prontamente e iniziare il giusto trattamento tempestivamente può ridurre il disagio che la candida può provocare.
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