I genitori dovrebbero essere più diffidenti nei confronti dei cibi dolci e appiccicosi: caramelle, gomme da masticare e snack di vario genere. Allo stesso modo dovrebbero diffidare di più delle bevande zuccherate. Gli zuccheri liberi e superflui sono i principali responsabili delle carie nei denti da latte.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda un tetto massimo di 50 – 51 grammi di zuccheri liberi al giorno per un adulto medio e in buona salute. Il dimezzamento di questi valori è presidio di sicurezza per il benessere del sangue e dei denti, così come per il controllo del peso.
La Fairfax Media Limited ha diffuso uno studio avente ad oggetto il rapporto tra il consumo di zuccheri e le carie nei denti da latte:
in casi di estrema noncuranza degli zuccheri dannosi, nel pranzo scolastico di un bambino australiano, complici le bevande zuccherate e gli snack, possono essere presenti anche 160 grammi di zucchero (il paragone figurativo e oggettivabile lascia di stucco perché 160 grammi di zucchero coincidono con 40cucchiaini da té).
Bevande dolcificate, alimenti confezionati e elaborati, consumo smodato di dolci non artigianali, snack e caramelle, sono questi i principali responsabili dell’eccesso di zuccheri nella dieta dei più piccoli e gli zuccheri sono i migliori complici delle carie nei denti da latte.
Gli zuccheri in eccesso:
- contribuiscono all’insorgenza delle carie già nella dentizione da latte (laddove una carie nei denti da latte non va mai trascurata perché la malattia del dentino transitorio non è detto che non comprometta la dentizione definitiva);
- aumentano l’incidenza degli zuccheri nel sangue a svantaggio della buona salute complessiva del bambino;
- incidono sul tasso di obesità rendendo più difficile il controllo del peso corporeo.
La quantità di zucchero nei cestini del pranzo dei bambini può essere facilmente ridotta. Sebbene possa sembrare sorprendente, va detto che la riduzione può essere persino radicale a patto di adoperare delle semplici accortezze.
Per ridurre l’incidenza delle carie nei denti da latte bisogna ridurre lo zucchero intrappolato in bocca e quindi lo zucchero libero ingerito dal bambino. Ecco come fare:
1. sostituire le bevande zuccherate con acqua.
Non tutte le mamme sanno che l’acqua, raccomandata dai dentisti tanto quanto dai nutrizionisti, serve a lavare via gli zuccheri intrappolati tra i dentini.
Se, anziché bere acqua, il bimbo beve zuccheri non farà altro che aumentare la quantità di amici delle carie presenti nella sua bocca; praticamente anziché lavarla, finirà per sporcarla ancora di più!
2. Sostituire i succhi di frutta confezionati con le spremute fatte in casa.
Molti frutti sono naturalmente dolci e il fatto in casa consente di abbattere l’aggiunta di zucchero anche completamente.
3. Sostituire le merendine con frutta essiccata (per esempio mele e carote o uvetta). Preferendo, anche rispetto alle merendine, il fatto in casa a basso apporto di zuccheri o dolcificato col miele.
4. Preferire una merenda con yogurt magro evitando anche il consumo di caramelle e gomme.
Con riguardo alle caramelle, va detto che tutte quelle appiccicose che lasciano residui in bocca e tra i dentini sono le più pericolose per l’insorgenza delle carie.
5. Scegliere spezza-fame a basso contenuto di zuccheri (per esempio crackers di riso o pane e formaggio).
Perché consumare troppi zuccheri liberi è dannoso per i denti e favorisce le carie nei denti da latte?
Quando la bocca è sporca, e lo è dopo ogni pasto e ogni qualvolta noi mangiamo qualcosa (fosse anche solo una caramella), si sviluppano nel cavo orale dei batteri deputati alla distruzione del cibo residuo, questo processo libera una serie di acidi che a lungo andare erodono lo smalto dentale favorendo l’insorgenza delle carie.
Il problema delle carie nei denti da latte è in aumento, lo documenta uno studio del National Child Oral Health:
- in 1\3 dei bambini tra i 5 e i 10 anni si rintracciano carie nei denti da latte, persino con caduta precoce dei dentini, talvolta estratti per ragioni di cura.
- 1\5 dei ragazzini tra i 6 e i 14 anni presenta carie nella dentizione permanente e la chirurgia odontoiatrica interessa sempre di più i giovanissimi, già intorno ai 14 anni.
In modo particolare gli interventi invasivi sui ragazzini intorno ai 14 anni sono aumentati del 48% nell’ultimo decennio.
Carie nei denti da latte, aspetto sociale
Le carie nei dentini non permanenti non possono e non devono essere trattate con semplicità o come un problema secondario perché tanto i denti da latte poi cadono. I bambini con i denti neri o macchiati perché cariati, spezzati o peggio caduti anzitempo, avranno difficoltà a sorridere; potranno provare vergogna o imbarazzo; si sentiranno meno belli e quindi anche meno sicuri.
Carie nei denti da latte, salute non solo della bocca
Il problema delle carie nei denti da latte non riguarda soltanto la salute della bocca, in senso più ampio coinvolge la dentizione definitiva perché l’allocazione dei dentini (sopratutto in termini di spazio tra loro) può essere compromessa da una caduta precoce. E riguarda altresì la masticazione, quindi la digestione.
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