Nelle scorse settimane era stato preannunciato dalla Slc/Cgil l’avviamento delle procedure di sciopero, per protestare contro le modalità di produzione dello show, per l’appalto in esterno delle attività di produzione come la diffusione audio e le riprese del programma
«Rosario Fiorello, dal canto suo – ha spiegato l’azienda- ha condiviso con la Rai questo progetto editoriale proponendo lui stesso sin dall’inizio un compenso come quello percepito nel 2004 e dunque di gran lunga inferiore a quello che il mercato normalmente gli garantirebbe. Fiorello si è dimostrato ancora una volta amico della Rai sia perché ne ha accettato le prassi economiche sia perché ha compreso e condiviso, nel confezionamento e nella realizzazione del programma, quelle scelte e quei vincoli, anche di natura giuridica, che la Rai, a differenza dei suoi competitors, è chiamata a rispettare».
<<Quello che la Rai si augura – ha conclude l’azienda – è che anche in futuro l’artista realizzi altri e nuovi progetti, perché Fiorello fa parte ormai della storia della Rai>>.