Una ragazzina dodicenne e sua mamma si accorgono, dal gusto putrido e dal fetore, di aver “ingerito” una bevanda adulterata: nella lattina viene rinvenuta la carcassa di un animaletto. I fatti sono accaduti ad Andria nel pomeriggio di martedì 16 gennaio intorno alle 17:00.
“Verme nella bevanda“- è così che la notizia è stata diffusa dall’Ansa e da note testate giornalistiche, accompagnata dalle dichiarazioni del responsabile del presidio ospedaliero presso cui la giovane e sua madre sono state ricoverate.
In realtà durante un’intervista rilasciata a Telesveva, canale Tv di informazione, gli stessi responsabili ospedalieri chiariscono che trattasi del rinvenimento non di un verme ma della carcassa di un animaletto in una bibita analcolica.
Ad onor del vero, nella succitata intervista, della bibita analcolica non viene citata la marca (riportata invece da diverse testate, senza che però si rintraccino in rete dichiarazioni della ditta a cui è stata attribuita).
Animaletto in una bibita analcolica – in corso le indagini
Dopo il ricovero della giovane e di sua madre, sono stati allertati l’ufficio igiene di Andria e il Sian della Puglia, ovvero il Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, oltre al Centro Antiveleni e al Centro di Malattie Infettive di Bisceglie.
La lattina è sotto sequestro per accertamenti. E le autorità stanno indagando per individuarne la provenienza e esaminare il lotto (dettagli che peraltro non sono ancora noti).
Il responsabile del presidio ospedaliero di Andria raccomanda attenzione massima sulla integrità e tracciabilità degli alimenti che si acquistano: oltre a controllare la data di scadenza è fondamentale controllare sul frontespizio delle confezioni alimentari la tracciabilità, se è equivoca o non certa meglio desistere dall’acquisto.
La lattina in cui è stata rinvenuta la carcassa dell’animaletto era leggermente gonfia, indice di una mancanza di integrità.
Molte testate giornalistiche hanno titolato “Verme nella bevanda” (indicando anche la specificità della bevanda che la giovane e sua madre stavano consumando).
In realtà la bevanda non è specificamente citata dai medici che hanno preso in carico le donne (almeno non lo è nell’intervista in cui dibattono sul caso, intervista usata come fonte di questo scritto).
E in realtà non è stato rinvenuto un verme, men che meno l’animaletto è caduto nella bocca delle malcapitate mentre bevevano la bibita, la carcassa del piccolo animale è stata, invece, rinvenuta all’interno della lattina.
Animaletto in una bibita analcolica – i medici assicurano che non vi è stata vera e propria ingestione quanto più contatto del liquido (adulterato dalla presenza della carcassa) con la mucosa orale delle donne.
Le donne hanno assaggiato la bibita e subito gusto e odore le hanno indotte a sputare e lavarsi la bocca, ricorrendo prontamente alle cure mediche in Pronto Soccorso.
A quanto pare la ragazza e sua madre non avrebbero presentato alcuna sintomatologia sospetta, né vomito reiterato, né diarrea né altro sintomo degno di nota. La mamma, per parte sua, ha avuto due episodi di vomito tuttavia la donna stessa li ha imputati al senso di disgusto provato nel rinvenire la carcassa dell’animaletto.
Verme nella bibita analcolica – dubbi di logica
Sul fatto che un verme potesse essere immerso in una bibita sussistono dubbi di logica, che Vita da Mamma esporrà qui di seguito.
Posta la sua natura fisiologicamente “fragile” (un verme è infatti un invertebrato di piccole dimensioni) risulta difficile credere che un animale simile non si sia decomposto completamente immerso nella bibita.
Anche tra i commenti all’articolo dell’Ansa (vedi gallery fotografica) emerge questo interrogativo che fa riflettere, quantomeno fa riflettere sulla collocazione del verme dentro la bevanda.
Dalle video interviste di Telesveva emerge che trattasi di un animaletto. Ovviamente, se non invertebrato, è molto più facile che un animaletto non si sia disciolto nella bevanda mentre, vivo o morto, un verme si sarebbe decomposto.
Animaletto in una bibita analcolica – le attuali condizioni delle donne
Dopo due ore di osservazione, mamma e figlia sono state dimesse, si attendono gli esami sul corpo estraneo di natura organica rinvenuto nella bibita.
Fonte immagini di copertina Ingimage con licenza d’uso – le immagini sono meramente illustrative non individuano nè lo specifico animaletto nè la specifica bevanda