Aiuto mio figlio ha l’influenza, che faccio?
Prima di entrare nel merito di come curare l’influenza e cosa fare per garantire ai bambini la più veloce ed efficace guarigione, è bene comprendere cos’è l’influenza e cosa non si può e non si deve fare nel caso in cui la malattia colpisca i più piccoli.
L’influenza è, per definizione, una malattia infettiva contagiosa, endemica ed epidemica, virale; colpisce le vie respiratorie; ha origine virale; porta febbre, brividi, mal di testa, tosse, spossatezza, dolori articolari, può incidere sulle funzionalità gastrointestinali determinando nausea, vomito e anche scariche di diarrea; può avere carattere acuto e pretendere un tempo di riposo e degenza variabile da 3 a 7 giorni, in genere l’influenza passa senza lasciare strascichi in 5\7 giorni.
Influenza bambini che fare – non somministrare medicinali in autoprescrizione e sopratutto non somministrare mai antibiotici senza il parere del medico.
In linea generale va promosso il messaggio che il fai da te non è mai una buona abitudine quando si intenda aver cura della salute di un bambino ammalato. E in modo particolare va chiarito che l’antibiotico non cura l’influenza! Questa malattia ha natura virale, pertanto, in assenza di altre patologie riscontrate dal pediatra, l’antibiotico non serve perché gli antibiotici in sé non servono per combattere i virus.
Influenza bambini che fare – a scuola è un’ecatombe, i bimbi sono tutti malati
I bambini sono una delle categorie più esposte al rischio di contagio, manca ai più piccoli un corredo immunologico completo che riesca a preservarli dall’influenza.
- Evitare luoghi promiscui, sebbene la scuola ex sé lo sia;
- educare il bambino a lavarsi le mani correttamente;
- evitare repentini sbalzi di temperatura;
- tenere il nasino pulito;
- volendo pianificare una cura immunologica, possibilmente naturale, a partire dal mese di settembre.
Sono questi validi consigli da dare ai genitori.
I bambini non dovrebbero rientrare a scuola prima della completa guarigione, lo raccomanda anche la Società Italiana di Pediatria. Un rientro anzitempo facilita la diffusione del virus e massimizza i contagi esponendo i bimbi sani alla malattia e quelli ancora convalescenti a più acute ricadute.
Legalmente dopo 5 giorni di assenza scolastica il bambino dovrebbe essere visitato dal pediatra che lo ha in cura per certificarne la possibilità di rientrare a scuola. Tuttavia l’obbligo di certificazione è stato abolito in alcune regioni come Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Liguria, Provincia di Trento, Piemonte, Provincia di Bolzano, Emilia Romagna.
Da mamme possiamo affermare che sta al buon senso dei genitori valutare le condizioni del bambino ed eventualmente sottoporlo ad una vistati pediatrica pre rientro a scuola.
In ogni caso nessun bimbo dovrebbe rientrare a scuola se ha avuto la febbre nelle 24\48h precedenti e se presenta ancora una sintomatologia influenzale spiccata.
Influenza bambini che fare – come favorire la guarigione del bambino
E’ importante monitorare la febbre. Se gli episodi di temperatura alta continuano a ripetersi nell’arco di 3 giorni, ovvero se malgrado l’uso dell’antipiretico la febbre risale sistematicamente, è bene ricorrere al medico.
Per alleviare la tosse va bene il latte e il miele, qualsiasi altro rimedio medicinale e\o naturale va somministrato solo dietro controllo medico.
Arieggiare gli ambienti domestici e umidificare l’aria, il tasso di umidità dell’aria incide sul benessere del bambino e va controllato, sopratutto se l’ambiente è termoriscaldato.
In caso di febbre non vestire eccessivamente il bambino, mantenerlo abbastanza leggero preferendo indumenti in fibre naturali e traspiranti.
Controllare l’idratazione del bambino garantendogli un costante apporto di liquidi.
In caso si diarrea e vomito reiterati, per scongiurare il pericolo disidratazione, è consigliabile contattare il pediatra.
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