La storia di Russell Watson è una storia che parla di malattia, di solidarietà ma soprattutto una storia che parla di vita e di opportunità.
“Non sarei mai arrivato a questo punto senza tutte queste persone – scrive oggi l’uomo sul suo profilo Facebook – e non avrei avuto l’adorabile famiglia che ho oggi”.
Russell Watson: 41enne malato di cancro diventa padre.
Come si evince dalla foto posta in apertura di articolo, Russell Watson oggi è un papà ed un marito felice di poter stringere a se sua moglie e la sua tanto desiderata bambina, la piccola Molly.
Un sogno che cinque anni fa sembrava praticamente irrealizzabile, colpa di quel cancro, una vera e propria minaccia per la sua vita.
Era l’agosto del 2012 quando, preoccupato per un’insistente tonsillite che non riuscì a curare con gli antibiotici, Russell Watson si sottopose ad alcuni esami.
Nello specifico una biopsia permise ai medici di diagnosticare un linfoma non-Hodgkin (LNH), un tipo di tumore che ha origine nel sistema linfatico e colpisce le cellule ed i tessuti, soprattutto linfociti B e linfociti T, che hanno il compito difendere l’organismo da agenti esterni (fonte AIRC).
L’unico modo per salvarsi era sottoporsi ad un trattamento chemioterapico molto aggressivo, ed un successivo trattamento con cellule staminali, che gli avrebbe precluso ogni possibilità di avere figli in futuro.
Per tale motivo, prima di iniziare il trattamento, Russell Watson decise di congelare il proprio liquido seminale e di conservarlo in una clinica della fertilità locale (i Watson abitano a Northampton, capoluogo della contea inglese del Northamptonshire).
Così facendo volle dare a se stesso e alla moglie anche una sola piccola possibilità di allargare la loro famiglia nel caso in cui lui fosse sopravvissuto al cancro.
E così è stato.
Russel Watson ha terminato il ciclo di chemioterapia nel giugno del 2013.
Il mese successivo è stato sottoposto ad un trapianto di cellule staminali appartenenti ad un donatore della Germania trovato attraverso l’associazione “Anthony Nolan”, un ente di beneficenza che ha realizzato un registro di potenziali donatori di midollo osseo e cellule staminali.
Raggiunte le condizioni fisiche ottimali, è stato poi dimesso ed è tornato a casa. Una volta lì ha iniziato un lungo percorso di recupero e, nell’attesa che il suo sistema immunitario diventasse più forte, lui e la moglie hanno iniziato nuovamente a parlare di famiglia.
Nel settembre del 2016 la moglie di Russell Watson si sottopose ad un trattamento di fertilità, i suoi ovuli vennero fecondati con il liquido seminale del marito congelato 4 anni prima.
La procedura andò subito a buon fine, due settimane dopo infatti la donna, oggi 34enne, si scoprì incinta.
Molly è nata nel giugno del 2017 con un peso di 7 libbre e 12 once, circa 3.500 kg.
“È incredibile poter essere finalmente padre dopo tutto quello che ho passato – afferma oggi Russell Watson – Avere Molly ora è un sogno che si avvera. Dopo tutti questi anni è finalmente qui con noi”.
Questo papà non ha solo sconfitto la sua malattia ma ha accolto la vita tra le sue braccia.
Fonte: Daily Mail – Facebook