Si chiamava Cristian ed è morto dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso ospedaliero con la prescrizione di una cura farmacologia e di una visita di controllo dopo 24 ore. E’ accaduto a Napoli, il nosocomio in cui il bimbo era stato visitato e poi è deceduto è l’ospedale pediatrico Santobono, considerato un’eccellenza italiana nella medicina pediatrica.
Bambino di 3 anni morto al Santobono, il corpicino di Cristian aspetta l’esame autoptico ed è stata aperta un’inchiesta al momento contro ignoti
I fatti:
giovedì sera i genitori di Cristian hanno portato il bambino in ospedale, al pronto soccorso il suo caso è stato considerato come codice verde.Visitandolo i medici hanno riscontrato segni di infiammazione delle vie aree, dolori addominali e diarrea, non aveva febbre, sebbene i genitori avessero riscontrato una aumento della temperatura nelle ore precedenti.
Il bambino esaminato dai medici e sottoposto ad esame ecografico è stato rimandato a casa. La mattina successiva, prima che decorressero le 24 oredalla visita in pronto soccorso, il piccolo è stato trasportato in autoambulanza nuovamente al Santobono, questa volta in codice rosso: era in arresto cardiaco.
Malgrado l’intervento del 118, la corsa in ospedale e le procedure rianimatorie, il bambino è morto alle 7.43 del mattino di venerdì.
Bambino di 3 anni morto al Santobono, indagine in corso e massima disponibilità dell’ospedale
La Direzione dell’Azienda si è messa a completa disposizione degli inquirenti manifestando il cordoglio per la famiglia del piccolo . I genitori vivono a Brescia, sono originari della provincia di Napoli ed erano tornati a casa, nel comune di Ercolano, per trascorrere le feste in famiglia. L’enorme tragedia che si è abbattuta su di loro non può lasciare nessuno indifferente.
Il Sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, ha partecipato ad una fiaccolata in memoria del bimbo e personalmente si è fatto portavoce di un’importante richiesta della famiglia: i genitori chiedono il massimo rispetto per il loro dolore e esplicitamente domandano che non vengano pubblicate foto del bambino.
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