Articolo aggiornato in data 05/12/2020
La storia si ripete! Nuova vita, nuovo record!
Tre anni dopo la nascita della loro prima figlia Emma Wren, avuta grazie all’impianto di un embrione congelato 25 anni prima, Tina e Benjamin Gibson hanno accolto nella loro famiglia la piccola Molly Everette, oggi detentrice del record appartenuto alla sorella maggiore.
Benché la data di nascita di Molly sia il 26 ottobre 2020, la neonata si potrebbe definire di poco più giovane della sua mamma. La piccola infatti è nata da un embrione congelato ben 27 anni prima (il 14 ottobre 1992) mentre la madre è nata nell’aprile del 1991.
Se per i ricercatori dell’University of Tennessee Preston Medical Library questo caso può definirsi un nuovo record – quello di Molly è l’ embrione congelato più longevo il cui sviluppo si è concluso con una nascita – per i genitori bis si tratta di un altro piccolo miracolo.
Ricorsi all’adozione embrionale non prima di aver tentato altre strade, dopo la nascita di Emma (25 novembre 2017) non avevano escluso l’idea di avere un altro figlio utilizzando uno degli altri embrioni congelati “fratelli genetici completi” di quello della loro prima figlia. In breve Emma e Molly sono sorelle genetiche in quanto i loro embrioni congelati appartengono allo stesso donatore di uova.
Una famiglia davvero particolare.
“Ti rendi conto che ho solo 25 anni? Questo embrione ed io avremmo potuto essere migliori amici”.
Ci scherza su la neo mamma Tina che di anni oggi ne ha 26, scherza sugli anni dell’ embrione congelato che le ha permesso di vivere la gioia della maternità e di poter coronare il suo sogno di avere finalmente una famiglia.
Embrione congelato 25 anni fa: la storia di Emma, neonata da record.
La piccola Emma Wren Gibson è nata nel Tennessee (USA) lo scorso 25 novembre, una bambina perfettamente sana che al momento della nascita, un parto naturale, misurava 20 pollici (poco meno di 51 centimetri) e pesava 6 libbre e 8 once (circa 2,950 kg).
I suoi genitori, la 26enne Tina e il 33enne Benjamin Gibson, sposati da 7 anni, hanno sin da subito dovuto cercare “strade alternative” per poter avere un bambino. Benjamin infatti è malato di fibrosi cistica, una malattia genetica grave che può comportare anche l’infertilità, per tale motivo la coppia aveva avviato le pratiche per l’adozione.
Durante questi anni, i Gibson sono riusciti ad ottenere in affido alcuni bambini ma nessuna procedura è mai divenuta definitiva. Nel frattempo sono venuti a conoscenza dell’adozione embrionale, un programma molto conosciuto negli States che prevede la fecondazione assistita effettuata con un embrione congelato.
Chiamato anche snowbabies o snowflake baby (letteralmente tradotto in bambini fiocchi di neve), l’ embrione congelato è una potenziale vita creata in soprannumero nel corso di una fecondazione in vitro di un’altra coppia.
Quest’ultima, non potendo usare tutti gli embrioni creati, può decidere, restando sempre anonima, se lasciarli depositati nelle banche delle cliniche oppure donarli e renderli disponibili per l’adozione.
L’embrione della piccola Emma era stato congelato il 14 ottobre 1992, ossia ben 25 anni fa, quando la sua mamma, Tina, aveva poco più di un anno.
Embrione congelato 25 anni fa: l’iter che ha portato alla nascita di Emma.
Dopo aver saputo dell’adozione embrionale, e dopo aver cercato informazioni relative a questa procedura, Tina e Benjamin hanno atteso diverse settimane prima di prendere una decisione definitiva.
“Nell’agosto dello scorso anno (il 2016), sono tornata a casa un giorno, ho guardato Benjamin e gli ho detto “Penso che dovremmo presentare una domanda per l’adozione degli embrioni” – ha raccontato Tina alla CNN – Abbiamo compilato e presentato una domanda quella stessa notte”.
Contattata in seguito, la donna è stata poi sottoposta ad un “trasferimento simulato”, ossia una procedura che prevede una serie di esami medici utili ad accertare che la futura mamma fosse fisicamente idonea ad accogliere un embrione congelato.
Superati i vari esami ed i test, nel mese di Gennaio di quest’anno Tina è stata dichiarata idonea per l’impianto.
Il passo successivo era scegliere l’ embrione congelato attraverso la visualizzazione dei profili dei donatori anonimi (alla coppia ne sono stati proposti 300) contenenti le informazioni genetiche di base dei genitori biologici.
Per restringere il campo di ricerca, Tina e Benjamin, essendo entrambi fisicamente piccoli, hanno iniziato a valutare i profili in base all’altezza e al peso. In seguito si sono concentrati sulla storia medica. La loro prima scelta è risultata però non utilizzabile, così hanno dovuto “accontentarsi” della seconda che si sarebbe poi rivelata essere un caso davvero particolare.
Solo in fase di impianto infatti i medici hanno spiegato alla futura mamma e al futuro papà che quell’ embrione congelato rappresentava un vero e proprio record mondiale.
Congelato 25 anni fa, l’embrione di Emma è stato scongelato il 13 marzo scorso presso il National Embryo Donation Center di Knoxville, nel Tennessee, ed impiantato con successo nell’utero della sua mamma.
“Volevo solo un bambino, non mi importa se è un record mondiale o no […] Volevamo adottare, e non so cosa ci sarà nel nostro futuro”.
Ha dichiarato Tina che oggi stringe tra le sue braccia la piccola Emma ma non esclude che in futuro possano adottare un bambino oppure avere un altro figlio grazie ad uno degli altri embrioni congelati a loro assegnati, appartenenti allo stesso donatore di uova.
Fonte: CNN