Una giovane studentessa incinta al terzo mese di gravidanza è stata trovata sul ponte Marconi a Roma mentre tentava il suicidio.
La ragazza minacciava di gettarsi nel Tevere mentre parlava al telefono con il fidanzato che non ha reagito bene alla notizia di quella inaspettata dolce attesa.
Giovane studentessa incinta minaccia il suicidio
I fatti, resi noti ieri, domenica 17 dicembre, dal quotidiano “La Repubblica”, risalgono allo scorso martedì quando la giovane studentessa incinta ha minacciato di suicidarsi mentre era al telefono con il fidanzato.
Sportasi dalla balaustra del ponte Guglielmo Marconi, meglio conosciuto come ponte Marconi, una costruzione di cemento armato che sovrasta il Tevere e che collega piazza Augusto Righi a piazzale Tommaso Edison, a Roma, voleva gettarsi nel Tevere.
La ragazza è stata raggiunta e tratta in salvo dagli agenti del primo nucleo della sezione volanti che, nonostante i tentativi della stessa di divincolarsi per gettarsi nel vuoto, sono riusciti ad afferrarla e salvarle così la vita.
Disperata e in lacrime, la giovane studentessa incinta racconterà in seguito agli agenti di aver avuto un’accesa discussione con il fidanzato.
Quest’ultimo infatti, proprio quando lei minacciava di buttarsi dal ponte, le avrebbe detto di non riattaccare, di tenere il cellulare acceso cosicché lui avrebbe potuto udire il rumore dello schianto.
Secondo una prima ricostruzione, la storia tra i due ragazzi non andava bene, per la ragazza forse quella dolce attesa avrebbe rappresentato una speranza di riavvicinamento.
Al contrario, saputo della dolce attesa il giovane avrebbe reagito con violenza, una risposta che ha mandato in crisi la ragazza che, reduce anche dagli insuccessi universitari, voleva porre fine alla sua esistenza.
Dopo averla salvata, gli agenti hanno portato la giovane studentessa incinta in ospedale dove è stata poi raggiunta dalla madre.
Nel contempo l’episodio è stato segnalato alla Procura in quanto sul ragazzo, che per telefono avrebbe incitato la fidanzata a gettarsi dal ponte, ora pende l’ipotesi di istigazione al suicidio.
Fonte: Repubblica