Accadrà questa sera su Italia1 durante la puntata de Le Iene: andrà in onda un’intervista speciale a Nadia Toffa, la Iena che ha tenuto col fiato sospeso l’Italia intera per il malore che l’ha colpita tre settimane fa; la giornalista ha raccontato quello che è successo in quelle ore drammatiche.
Nadia Toffa, per la prima volta parla del malore che l’ha improvvisamente colpita, che l’ha costretta in ospedale ma che le ha anche dimostrato l’enorme affetto di tutti.
L’intervista in cui la giornalista si rivela sarà trasmessa nella puntata delle Iene in onda questa sera, domenica 17 dicembre, ma già sono trapelate le prime importanti indiscrezioni:
Nadia Toffa ha avuto un black-out
“Quella mattina mi sentivo strana“, la giornalista era rallentata, a farglielo notare anche Davide Parenti.
Riferendosi proprio ad una telefonata con Parenti, Nadia Toffa, racconta: “Mi ha detto che ero molto rallentata.Mi ricordo benissimo la hall dell’hotel. Ho chiesto di pagare e il taxi per andare in stazione. A un certo punto sono caduta. L’ultima frase che mi ricordo era quella della ragazza della reception che mi ha detto: “Vuoi che ti dia una mano con le valigie?, è arrivato il taxi”. Poi sono caduta di faccia, ho ancora un livido ma sta migliorando. Io non ricordo il malore, ma mi ricordo l’ambulanza. Nella mia vita non l’avevo mai presa. All’inizio ho pensato fosse successo un incidente perché sentivo un’ambulanza, ma dopo un po’ mi sono resa conto che forse sentivo la sirena un po’ troppo vicina. Quindi ho realizzato e mi sono detta: “Vuoi vedere che è la mia ambulanza?”. È lì che ho ripreso conoscenza. Poi a un certo punto ho visto Max (autore storico delle Iene, ndr.) ma erano passate ormai cinque ore, ho avuto un black-out. Lo vedo e gli dico: “Ma tu cosa ci fai a Trieste?”. Ero lucida, ma non mi sono resa conto di ciò che stava accadendo, della gravità. Nessuno sapeva cosa avessi.“
In sintesi Nadia Toffa ha perso i sensi nella reception dell’hotel triestino dove alloggiava. Solo pochi minuti prima chiudendo le valige aveva detto a se stessa “Sai che quasi quasi mi sdraio un attimo?“, questa idea e la sensazione di stanchezza avevano colpito la stessa giornalista, affatto abituata a sentirsi fiacca e senza forze.
Fortunatamente, a valige chiuse e in anticipo sul suo rientro, Nadia Toffa non si è sdraiata sul suo letto d’albergo ma è scesa nella reception.
Dopo il trasporto in ospedale in ambulanza, il trasferimento al San Raffaele di Milano: “Il viaggio in elicottero, che è stato una figata pazzesca. Non l’avevo mai preso e mi piacciono da impazzire queste cose: ho fatto bungee jumping l’elicottero in effetti non l’avevo mai provato. Mi dicono: “Si deve andare in elicottero. C’è la bora”. Mi hanno messo le cuffie perché l’elicottero fa molto casino, avevo un microfonino e parlavo con il capitano, ero là a chiacchierare“, racconta la stessa Nadia Toffa.
Una volta raggiunto il San Raffaele, Nadia Toffa ha trovato molta gente ad aspettarla ma il momento in cui si è veramente resa conto di aver scatenato un’onda di affetto è stato emblematico:
“C’è stato poi un momento in cui è arrivata un’infermiera e mi ha detto: “È iniziato adesso Tu sì que vales e Maria De Filippi ha iniziato salutandoti e facendoti un grande in bocca al lupo”. Io la guardo e dico: “Ma chi è che gliel’ha detto? Chi ha detto a Maria De Filippi che sono stata male?”. Invece poi mi hanno detto che è successo un putiferio.”
E la Iena si dice colpita e commossa dal grande affetto dimostratole.
Nadia Toffa si sta riprendendo
“In ospedale, mi hanno ribaltato come un calzino. Stare in ospedale ti riporta un po’ al succo delle cose. Non è la prima volta che vado all’ospedale perché ascolto poco i segnali del mio fisico. Ogni volta che ti ricoverano però ti riportano proprio all’essenza delle cose, rivaluti anche la fisicità, le cose basilari.“
L’insegnamento che la vicenda di Nadia Toffa porta all’attenzione di chiunque è solo uno: ascoltate i segnali del vostro corpo e abbiate cura di voi.
Fonte dichiarazioni: Corriere.it