Il 26 aprile del 2015 Tawny Willoughby, oggi signora Dzierzek e mamma di un bimbo di 4 anni, nata in Kentucky (USA), ha condiviso un post divenuto virale in pochissimo tempo.
L’immagine, un selfie che mostra il suo viso durante un trattamento per il cancro della pelle, ha raggiunto le oltre 105mila condivisioni.
Un fenomeno che alcuni ricercatori hanno deciso di studiare pubblicando di recente i risultati di tale ricerca sulla rivista Preventive Medicine.
Tawny Willoughby e la prevenzione del cancro alla pelle
Due anni fa Tawny Willoughby condivideva su Facebook un post non vincolato da alcuna limitazione della privacy, e quindi visibile a tutti, una foto del suo viso completamente deturpato dal trattamento per il cancro alla pelle.
La giovane, che all’epoca della pubblicazione aveva 27 anni, introduceva così il delicato argomento:
“Se qualcuno ha bisogno di un po’ di motivazione per non restare disteso sul lettino solare o al sole, eccola! Ecco come appare il trattamento per il cancro della pelle. Metti la crema solare e usa l’abbronzante spray. Impara dagli errori degli altri. Non lasciare che l’abbronzatura ti impedisca di veder crescere i tuoi figli. Questa è la mia più grande paura ora che ho un bambino di due anni”.
Nel suo lungo racconto pubblicato due anni fa, Tawny Willoughby spiega la sua “ossessione” per l’abbronzatura.
Durante il periodo della scuola infatti aveva dato molta importanza all’abbronzatura, al punto da considerarla necessaria per gli eventi più importanti (feste, vacanze, etc.).
Ciò la spinse a ricorrere all’uso dei lettini solari o all’esposizione diretta del sole con una frequenza che oscillava tra le 4 alle due volte a settimane.
La giovane mamma precisa di non aver mai effettuato entrambi i trattamenti nello stesso giorno, di non esser mai ricorsa al lettino solare per più di una volta al giorno e di aver comunque trascorso anche intere settimane senza pensare all’abbronzatura.
Tawny Willoughby ha ricevuto la prima diagnosi di cancro alla pelle a soli 21 anni.
All’età di 27 anni, ossia quando ha scritto il post, la giovane aveva già avuto 5 volte un carcinoma basocellulare – tumore maligno della pelle, da non confondere con il melanoma, che ha origine nelle cellule basali che si trovano nell’epidermide – e 2 volte un carcinoma squamocellulare, un tumore maligno che ha origine tra i cheratinociti, le cellule della pelle.
“Vado dal dermatologo ogni 6-12 mesi e di solito mi viene rimosso un cancro della pelle ad ogni controllo. Sono molto grata di non aver avuto il melanoma! Il cancro della pelle non è sempre e solo nei, solo uno di quelli che ho avuto è stato un neo. Controlla eventuali punti e macchie sospette, nuove e in crescita […] Prima lo trovi meno è probabile che lascerà una cicatrice sfigurante o crescerà abbastanza in profondità da diventare metastasi. Il melanoma uccide, il non melanoma sfigura (e può anche uccidere)”.
Tawny Willoughby e la ricerca scientifica.
Come detto in precedenza, il post è stato analizzato da alcuni studiosi della San Diego State University che hanno valutato l’impatto che il selfie di Tawny Willoughby ha avuto sul pubblico.
Si è preso in esame il numero dei commenti e delle condivisioni del post della giovane mamma nonché il numero delle notizie relative allo stesso caricate su Google News.
Inoltre è stato preso in considerazione il numero delle ricerche effettuate su Google prima e dopo la pubblicazione di Tawny che avevano come argomento principale il cancro della pelle.
È emerso che dopo l’11 maggio, ossia quando il post della donna è divenuto ufficialmente virale, le ricerche web che avevano come parole chiavi “cancro” e “pelle” sono aumentate del 162%.
Aumenti significativi sono stati registrati anche nelle ricerche web che riguardavano la prevenzione di questa specifica patologia e la correlazione tra l’abbronzatura e il cancro della pelle.
In calce all’estratto della ricerca si legge:
“Concludiamo che il post sui social media di una persona comune ha catturato l’attenzione del pubblico e ha portato a significativi aumenti dell’attenzione pubblica nella prevenzione del cancro della pelle”.
Da tutto ciò si evince la potenza della rete che può trasformare messaggi come quelli di Tawny Willoughby in vere e proprie opportunità per la salute pubblica, sensibilizzare le persone su tematiche importanti quali la prevenzione del cancro alla pelle e, perché, salvare vite umane.
Fonte: Independent – Facebook