I quotidiani stranieri lo hanno chiamato “Butterfly effect”, ossia l’effetto scaturito da un semplice adesivo, una farfalla viola, apposto sulle culle o sulle incubatrici dei piccoli e piccolissimi degenti in ospedale.
Un simbolo all’apparenza innocuo ma molto importante per le mamme ed i papà che scelgono di adoperarlo, ideato e diffuso circa un anno fa da una coppia che ha così trasformato il proprio dolore in un gesto d’amore e di sostegno per gli altri.
Farfalla viola sulla culla di un neonato: la storia.
La storia della farfalla viola ha inizio nel 2015 quando una coppia inglese, Millie Smith e Lewis Cann, ha scoperto di essere in dolce attesa di ben due bambine che avrebbero chiamato Callie e Skye.
Durante la visita di controllo effettuata alla 12° settimana di gestazione, la felicità dei futuri neo genitori viene bruscamente interrotta da una diagnosi che li getta nello sconforto.
Ad una delle bambine, per l’esattezza alla piccola che Millie e Lewis avrebbero chiamato Skye, i medici diagnosticarono una condizione nota come anencefalia, una malformazione grave che può essere diagnosticata durante la gravidanza e che si presenta sin dalla nascita (congenita dunque).
I bambini affetti da anencefalia sono privi in modo parziale o totale dell’encefalo e della volta cranica, in altre parole il cranio non si forma completamente lasciando così esposto il cervello.
“Mi è stato detto che una delle miei bambine non avrebbe avuto possibilità di sopravvivere – ha dichiarato Millie – La mia bambina sarebbe vissuto solo qualche secondo”.
Nonostante la terribile diagnosi, e nonostante vi fosse un alto rischio, la coppia ideatrice della farfalla viola ha portato avanti la gravidanza per poter dare una possibilità di vita all’altra bambina.
Alla 30° settimana, con ben 10 settimane di anticipo, Millie entra in travaglio costringendo i medici del Kingston Hospital di Londra, l’ospedale inglese presso il quale sono nate le piccole, ad eseguire un taglio cesareo d’urgenza.
“Il 30 aprile 2016 sono nate le mie bellissime bambine che pesavano 2,3 libbre (circa 1 kg) e 2,8 libbre (circa 1.2 kg). Callie è stata ricoverata in terapia intensiva e abbiamo trascorso 3 ore fantastiche con Skye prima che morisse”.
I neo genitori sono riusciti anche a far “incontrare” le due sorelline, Skye infatti è stata posta nell’incubatrice accanto alla piccola Callie.
Durante il parto e l’immediata fase dell’addio, Millie e Lewis sono stati assistiti da un’ostetrica consulente in lutti, una figura poco presente negli ospedali ma molto importante per coloro che devono affrontare un perdita prematura.
L’incremento di tale figura nei nosocomi è uno dei motivi che hanno portato alla creazione della “The Skye High Foundation”, la fondazione della coppia che promuove la farfalla viola da apporre sulle culle e le incubatrici dei neonati.
Farfalla viola sulla culla di un neonato: significato.
Sconvolta per la morte della sua bambina, Millie si è poi concentrata sul percorso di crescita di Callie, ricoverata in terapia intensiva neonatale per circa 7 settimane.
“Durante questo periodo eravamo circondati da gemelli. E nessuno conosceva la nostra storia. Nessuno sapeva di Skye e di quello che avevamo passato. Un pomeriggio, quando tutti i bambini tranne Callie piangevano nella stanza, un’altra mamma si rivolse a me dicendo: Sei così fortunata a non avere due gemelli”.
Quell’affermazione ha spezzato il cuore di Mille acutendo quel dolore mai assopito e che l’accompagnerà per il resto della sua vita.
Fu proprio quella terribile esperienza a spingerla a realizzare la farfalla viola da apporre sulla culla della sua bambina, un simbolo grazie al quale avrebbe potuto spiegare agli altri la loro storia senza dover dire nulla.
“È qui che è iniziata la farfalla viola – spiega sulla pagina facebook della sua fondazione – Da allora abbiamo creato coperte con farfalle viola per gemelli superstiti da tenere in memoria dei loro gemelli angelici”.
Da quel momento, consapevoli di quanto fosse difficile rendere pubblico il proprio dolore, Millie e Lewis hanno iniziato la loro campagna affinché il logo della farfalla viola venisse usato in tutti gli ospedali del Regno Unito.
Per tale motivo hanno realizzato un cartello – in seguito tradotto anche in altre lingue – che le strutture interessate possono richiedere ed apporre nei reparti di maternità.
Lo stesso infatti spiega il vero significato della farfalla viola:
“Questo rappresenta un bambino che faceva parte di una gravidanza multipla ma purtroppo non tutti i bambini sono sopravvissuti e i genitori hanno scelto di voler rendere gli altri consapevoli”.
L’obiettivo di Millie è sensibilizzare la gente su questo argomento, permettere ai neo genitori colpiti dal lutto di lasciarsi andare e di parlare, dando libero sfogo a loro dolore.
“Le persone non parlano della perdita di un bambino, si sentono in imbarazzo – spiega – Voglio sostenere le famiglie, l’idea della farfalla viola e qualsiasi altra cosa che possa fare la differenza”.
Ad oggi la farfalla viola non è ancora molto diffusa ma, come ci dimostra la storia della piccola Skye, può davvero fare la differenza per una mamma ed un papà troppo sofferenti per poterne parlare.
Noi di Vita da Mamma abbiamo scelto di condividere questa bellissima idea, colpite soprattutto dal messaggio che Millie lancia attraverso la sua fondazione e dalla frase che campeggia sulla fanpage di quest’ultima:
Non tutti i gemelli camminano fianco a fianco. A volte uno ha le ali per volare.