Bonus bebè 2018: la prima cosa da chiarire in merito a questa misura finanziaria a vantaggio della famiglia è che la sua operatività nell’anno che varrà (il 2018) non è ancora stata confermata.
La legge finanziaria, infatti è approdata in Senato ma non è ancora compiuto l’iter legislativo e moltissimi sono gli emendamenti presentati.
In un primo momento il bonus bebè 2018 sembrava acqua passata, soppresso in favore di un fondo per la famiglia da 100 milioni di euro complessivi.Adesso, invece, qualcuno parla di proroga, eventualmente con una erogazione minore e ridotta.
Ancora non è dato sapere se il bonus bebè 2108 rientrerà o meno tra le misure finanziarie in favore della famiglia
Nella migliore delle ipotesi si potrebbe realizzare una proroga del medesimo bonus come in vigore nel 2017, eventualmente con una portata economica corretta in base alle esigenze di bilancio.
Le mamme devono sapere che l’eventuale soppressione del bonus bebè per l’anno nuovo non mette a rischio i bonus accordati per gli anni passati. Pertanto chi ne ha fatto richiesta nel 2015, nel 2016 e nel 2017 e si è visto accordare il beneficio continuerà a percepire i ratei (nel termine massimo del triennio successivo alla richiesta, così come previsto dalla legge).
Bonus bebè 2018 a rischio, ma le mamme e i papà devono fare attenzione al DSU, va presentato entro fine 2017 e serve a non perdere il diritto al bonus acquisito negli anni che vanno dal 2015 a oggi.
L’INPS ha reso nota la necessità di aggiornare il Dsu, ovvero la Dichiarazione Sostitutiva Unica. Anche chi ha già diritto al bonus bebè (con emissione dei ratei in corso) deve confermare all’Istituto di Previdenza Sociale la sussistenza dei requisiti relativi al beneficio.
In pratica per continuare a ricevere i ratei del bonus bebè (richiesto per l’anno 2015, 2016 o 2017) oppure per riattivare l’erogazione degli stessi (laddove interrotta) è indispensabile presentare il modello Isee aggiornato. E per ottenere questo aggiornamento i beneficiari devono presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica e devono farlo entro il termine ultimo del 31 dicembre.
La mancata presentazione della Dsu comprometterà l’aggiornamento dell’Isee e sarà equiparata a una decadenza dalle condizioni di diritto all’erogazione dei ratei, quindi il contributo decadrà.
Qui le misure economiche che puoi richiedere, hai tempo fino al 31 dicembre 2017
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