Nasini arrossati e gocciolanti, tosse insistente, qualche linea di febbre tenuta a bada dalla somministrazione di un antipiretico blando, episodi di vomito e/o diarrea e, nei casi ancor più gravi e palesi, eruzioni cutanee sospette. No, non sto parlando di qualche strana o particolare malattia ma semplicemente di alcune scene, neanche troppo sporadiche, alle quali mi è capitato di assistere quando, alcuni anni fa, portavo i miei bambini all’asilo.
Molti genitori infatti avevano ed hanno la cattiva, concedetemi tale aggettivo, abitudine di portare i propri figli malati a scuola che, inevitabilmente, contagiano gli altri piccoli innescando così un circolo vizioso che perdura per tutto l’inverno. A tale consuetudine ha fatto eco lo sfogo di una mamma preoccupata per la sua piccola. La bimba, nata con la sindrome di Down, ha un sistema immunitario molto più debole di quello di un bambino sano e può essere contagiata ancor più facilmente.
Figli malati a scuola: lo sfogo di una mamma
Residente ad Edmonton, città situata nella provincia occidentale canadese di Alberta, Maria Jordan MacKeigan ha postato il 26 ottobre 2017 una foto che ritrae la sua secondogenita, la piccola Jordan Grace, in un letto d’ospedale.
Il messaggio, ad oggi non più visibile per l’account Instagram è stato rimosso, è chiaro, diretto e inequivocabile. I destinatari dello stesso sono tutti i genitori che, per motivi che non riguardano il lavoro, scelgono di mandare i figli malati a scuola senza tener conto che questi possano essere fonte di contagio per gli altri bambini.
“Quando la mia bambina prende un semplice raffreddore può finire così! Non riuscirò mai a capire perché le persone mettono a rischio gli altri “perché hanno troppe cose da fare” (per tua informazione la scuola non è un servizio di baby sitting)”.
Mandare i figli malati a scuola aumenta il rischio di contagio
Postando la foto della sua bambina distesa su di un letto d’ospedale, mamma Maria Jordan non ha voluto far altro che smuovere le coscienze degli altri genitori. In particolar modo si è rivolta a coloro che, pur non lavorando, decidono di mandare i figli malati a scuola senza tener conto delle conseguenze, a volte gravi, per chi sta loro intorno.
Nel suo lungo post la donna si è interrogata sul perché di tale scelta, valutandone sia il lato sociale che quello più intimo e personale. Mandare i figli malati a scuola infatti non rappresenta solo una “minaccia” per gli altri bambini ma si viene meno anche alla loro necessità di coccole e al loro bisogno di essere curati dalla propria mamma o dal papà.
“Quando Jordan Grace è malata, io penso a lei per prima, ma penso anche agli altri. Non voglio che la mia bambina faccia ammalare gli altri, specialmente coloro che possono finire in ospedale dal momento che i loro piccoli corpi non riescono a combattere le malattie da soli”.
Tuteliamo i più deboli
La donna, il cui post ha scatenato non poche polemiche, ha precisato e chiarito che il suo messaggio era rivolto esclusivamente ai genitori che non lavorano ma scelgono ugualmente di mandare i figli malati a scuola perché hanno altre faccende da sbrigare. Persone la cui scelta “azzardata” può mettere a rischio altri bambini che, così facendo, non possono sentirsi liberi di vivere la loro quotidianità.
“Se ci occupiamo di più del mondo che ci circonda e non solo di noi stessi questo mondo sarebbe un posto molto migliore!”
Si conclude così lo sfogo di questa mamma… una verità che nessuno dovrebbe mai dimenticare!
Articolo aggiornato al 20 Ottobre 2022