Deve la sua vita ad una tettoia che i condomini avevano realizzato come copertura per l’ingresso del cortile del palazzo di via Isimbardi, nel quartiere Stradera situato nella periferia sud di Milano.
La costruzione, formata da montanti in ferro coperti da tavole di legno e da un pezzo dei plastica ondulata, ha attutito la caduta del piccolo precipitato dal 7° piano evitando così la tragedia.
Precipitato dal 7° piano: salvo bimbo di 4 anni.
Qualcuno parla già di miracolo, una vicenda che sicuramente ha dell’incredibile e che poteva avere un esito ben peggiore.
A ricostruire i fatti è il quotidiano “Corriere della Sera” attraverso le testimonianze dei vicini, di coloro che hanno assistito alla scena e prestato i primi soccorsi nonché dagli accertamenti effettuati in loco dalla Polizia.
Tutto ha avuto inizio lo scorso sabato 21 ottobre quando, nel pomeriggio, la madre del bambino chiede ad un’amica, residente nello stabile dove è avvenuto l’incidente, di poter badare al figlio.
La donna infatti avrebbe lavorato fino a tardi, difatti sarebbe tornata a riprendere il piccolo solo la mattina successiva. Mai avrebbe immaginato di dover rivedere il bambino in ospedale.
È domenica mattina, poco prima delle ore 10:00, la donna alla quale era stato affidato il piccolo, in seguito precipitato dal 7° piano, si trovava in bagno (questa è stata la spiegazione che ha dato agli agenti che ora indagano su di lei per abbandono di minore).
Il bambino invece si trovava accanto alla porta-finestra protetta da una ringhiera.
Ad un tratto uno dei pastelli con i quali stava giovando cade al di là della ringhiera, il 4enne tenta di prenderli senza però riuscirci. Decide così di scavalcare ma, una volta giunto dall’altra parte, perde l’equilibrio.
Precipitato dal 7° piano del palazzo, un volo di circa 20 metri, il bambino atterra sulla tettoia e poi rotola nel giardino restando bloccato sulla schiena per diversi minuti prima di essere soccorso.
<<È rimasto aggrappato per qualche secondo, poi è caduto. All’inizio pensavamo fosse un adulto, eravamo distanti>>.
Questo il racconto di due ragazzi che, trovandosi sul balcone di un palazzo situato di fronte al luogo dell’incidente, hanno assistito alla scena.
Gli stessi sono poi scesi in strada e, una volta raggiunto il palazzo di via Isimbardi, hanno iniziato a bussare ai condomini avvertendoli del bambino precipitato dal 7° piano.
Il primo a raggiungere il piccolo è stato un ragazzo nordafricano che abita nell’appartamento dove è stata collocata la tettoia, altri invece hanno provveduto a contattare il 118.
<<Era a terra, sulla schiena, immobile. Piangeva. Non riusciva a girarsi – spiega il ragazzo – Gli ho toccato prima una gamba, poi l’altra. Gli chiedevo: “Ti fa male qui?”. Lui rispondeva di no. Ansimava. Non poteva muovere il braccio sinistro. Ogni tanto urlava: “Mamma”>>.
Il piccolo precipitato dal 7° piano è stato portato d’urgenza all’ospedale Niguarda, qui ha ricevuto le prime cure ed è stato sottoposto ai dovuti controlli che, per fortuna, hanno confermato che il bambino non ha riportato lesioni, fratture o ematomi.
Insomma, nonostante sia precipitato dal 7° piano, le condizioni del 4enne sono risultate buone, al punto che sarebbe stato dimesso al più presto.
Una vicenda dal lieto fino che tuttavia ci insegna quanto sia importante non perdere mai di vista i bambini. A volte basta davvero un attimo.
Fonte: Corriere