È stata resa nota l’identità dell’ottava piccola vittima delle cassettiere Ikea richiamate dal mercato più di un anno fa.
Si tratta del piccolo Jozef Dudek, un bambino di soli 2 anni, il cui decesso, reso noto soltanto in questi giorni, è avvenuto a quasi un anno di distanza dal ritiro record che l’azienda svedese aveva effettuato nel giugno del 2016.
Cassettiere Ikea richiamate: morto bimbo di 2 anni.
Era il 24 maggio del 2017 quando, alle ore 17:30, la polizia di Buena Park, città californiana di Orange County, è stata chiamata in seguito ad un decesso.
I genitori del piccolo Jozef Dudek avevano lasciato il bambino solo nella sua stanza mentre faceva il sonnellino pomeridiano.
La stampa straniera non chiarisce la dinamica dei fatti, si apprende solo che il 2enne è rimasto schiacciato sotto il peso di una cassettiera dell’Ikea a 3 cassetti che si è ribaltata su di lui.
Come detto in precedenza, tale decesso, l’ottavo imputato alle cassettiere Ikea richiamate, è stato reso noto solo negli ultimi giorni ed ha riacceso il dibattito negli USA sulla sicurezza di tali mobili e sull’efficacia del richiamo e della campagna di sensibilizzazione effettuata dall’azienda svedese.
Contattata dalla ABC News, l’azienda Ikea ha rilasciato una dichiarazione scritta nella quale affermava che un’indagine iniziale ha permesso di appurare che la cassettiera coinvolta in quest’ultimo incidente non fosse ancorata al muro.
L’avvocato Daniel J. Mann dello studio legale Feldman Shepherd di Philadelphia, legale della famiglia Dudek e delle altre famiglie i cui figli sono morti schiacciati sotto le cassettiere Ikea richiamate, ha dichiarato che i genitori di Jozef non sapevano che il mobile fosse stato ritirato dal mercato e sono quindi intenzionati a citare in giudizio l’azienda.
Cassettiere Ikea richiamate: il ritiro più grande della storia della commissione di sicurezza.
A seguito dei 2 decessi avvenuti nel 2014 e di uno verificatosi nel febbraio del 2016, lo scorso 28 giugno 2016 l’azienda svedese ed il CPSC (Consumer Product Safety Commission, ovvero la commissione americana che si occupa della sicurezza dei consumatori) hanno reso noti i dettagli delle circa 29 mila cassettiere Ikea richiamate dal mercato statunitense.
Successivamente, alle cassettiere Ikea richiamate sono stati attribuiti altri 4 decessi avvenuti rispettivamente nel 1989, 2002, 2007 e 2011. In ultimo il piccolo Jozef deceduto nel maggio del 2017.
Tutte le 8 piccole vittime hanno perso la vita perché schiacciati dal peso dei mobili che non erano stati ancorati alla parete come espressamente indicato nei manuali di istruzioni.
A seguito dei primi due decessi, incidenti domestici dalle tragiche conseguenze avvenuti sempre in America, l’azienda svedese aveva avviato un programma di informazione che riguardava per l’appunto l’ancoraggio al muro delle cassettiere.
Unitamente allo stesso, si era provveduto anche alla distribuzione gratuita di kit per il fissaggio a muro di tutti i mobili a rischio ribaltamento, in particolar modo le cassettiere Ikea richiamate in seguito, ossia la serie MALM (i dettagli dei modelli sono disponibili nelle seguenti foto – ndr).
Una campagna che, secondo l’avvocato Daniel J. Mann , non è stata sufficientemente sponsorizzata e che, come dimostra quest’ulteriore decesso avvenuto dopo il ritiro, non ha raggiunto l’intera loro utenza.
Secondo il CPSC, negli Stati Uniti ogni due settimane un bambino muore e ogni 24 minuti un bambino resta ferito dal ribaltamento di mobili o televisori, incidenti domestici che possono essere evitati con le dovute accortezze.
Ecco perché è importante ancorare al muro mobili leggeri e facilmente ribaltabili, come le cassettiere Ikea richiamate, con appositi ganci che, anche se non forniti, possono essere acquistati da qualunque ferramenta.
Sicurezza in casa: come evitare gravi incidenti domestici ai bambini (Video)
Fonte: ABCNews – Philadelphia Inquirer