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Berlusconi parla alla Camera: sfiducia, crisi economica e voto

di Redazione VitaDaMamma

13 Ottobre 2011

Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ha appena concluso il suo discorso alla Camera.

<< I governi li fanno gli elettori>> tuona il Premier che con queste parole dimostra la dovuta disponibilità a rimettersi all’elettorato se dovesseessere sfiduciato. Si sentono gli applausi ma l’aula è piena solo per metà l’opposizione è assente. Sono seduti nei loro scanni parlamentari solo i Radicali – la cui permanenza in aula è un gesto di rispetto del ruolo istituzionale del presidente del Consiglio, ciò a detta dei Radicali stessi.

<< Io sono qui per testimoniare che l’Italia ce la fa e ce la farà, può rilanciarsi battendo la strategia del pessimismo>>, queste le parole appena pronunciate dal Premier.

Dinnanzi a tale espressione di principio, tuttavia, l’uomo comune avrà diritto di riflettere sulla oggettività del suo reale impoverimento.

Personalmente da madre che si reca a fare la spesa ritengo che l’atteggiamento degli italiani non sia pessimistico, anzi, a me pare che assomigli di più ad una lotta per la concreta e comune sopravvivenza, il nostro è uno sforzo reale per arrivare a fine mese.

Lo scopo ultimo dei lavori che si aprono oggi con tale discorso è il voto di fiducia al Governo. Le opposizioni al momento debito parteciperanno al voto di fiducia. L’assenza delle opposizioni è dunque il risultato di una posizione ideale.

Ecco come l’opposizione giustifica la propria assenza (saranno assenti anche dalla discussione appena aperta sul discorso del Presidente): «Noi – ha detto il capogruppo del Pd, Dario Franceschini, parlando anche a nome degli altri colleghi di minoranza – non saremo in Aula quando Berlusconi parlerà, non prenderemo parte alla discussione, non faremo dichiarazioni di voto, non parteciperemo in nessun modo alla discussione e non saremo mai in Aula se non, al momento del voto di fiducia».



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