Il finale di Frozen, quello indicato nella originale sceneggiatura, poteva essere veramente triste e oscuro, lo svela il regista: in corso d’opera molto sarebbe cambiato, non tutti sanno che chi ha lavorato al film ha voluto stravolgere il percorso indicato dagli sceneggiatori.
I grandi cambiamenti sono stati ispirati dalla sete di originalità; a detta del regista troppi dettagli sembravano già visti, già scritti, già raccontati. Così, per effetto delle intervenute modifiche, il film è diventato cosa assai diversa da ogni programma.
Dopo l’abbraccio tra Elsa e Anna ognuno di noi si è domandato come andrà a finire la storia delle due sorelle e quella del loro regno che ha assaggiato già la paura e il ghiaccio.
Ma quasi nessuno sa che Elsa non doveva, però, essere quella che tutti conosciamo. In pochi conoscono la verità sui progetti originari degli sceneggiatori di Frozen: Elsa non era stata disegnata come una principessa e non era nemmeno sorella di Anna.
Lei doveva essere una semplice giovane donna mutata nello spirito e nel cuore da una grande delusione amorosa: abbandonata sull’altare nel giorno delle nozze Elsa sarebbe diventata la “regina cattiva dal cuore di ghiaccio” decisa a contagiare col suo dolore e con la sua mestizia l’intero regno.
Nel finale di Frozen avrebbero dovuto scontrarsi Elsa, la cattiva, e Anna, l’eroina buona.
La malvagia Elsa sarebbe stata capace di capace di strutturare intorno a sé un esercito di ghiaccio votato alla distruzione. Anna sarebbe stata, all’opposto, l’icona della bontà, la principessa combattiva, la paladina del regno e forse la salvatrice del popolo.
Secondo il copione originale Anna doveva essere sorretta, come quasi sempre accade, dall’amore di un uomo, un altro principe salvatore. Ma anche questo modello precostituito è rimasto lontano dalla Frozen che tutti conosciamo e amiamo.
Al di là dello stravolgimento del ruolo di Elsa, il finale di Frozen doveva essere diverso anche rispetto al famigerato bacio del vero amore.
L’abbraccio salvifico tra Elsa e Anna è stato un’intuizione arrivata dopo aver stravolto il personaggio principale. A svelare tutto il regista:
il team creativo della Disney ha modificato il profilo di Elsa durante il processo di realizzazione del film, originariamente doveva essere lei la cattiva del film. Anche il finale ultimo è mutato, è stata una mutazione spontanea e nata dalla necessità di stravolgere i soliti copioni già visti.
L’idea originale era, appunto, quella di una malvagia al femminile con un cuore di ghiaccio, un cuore congelato. Cambiare il carattere di Elsa ha determinato anche una rivoluzione completa nel finale di Frozen: Anna doveva essere salvata dal bacio del vero amore e, a fronte della rinnovata Elsa, il produttore ha pensato che il cliché del principe salvatore, dell’uomo che amando strappa alla morte, potesse essere anche stravolto affidando l’anelito di vita, piuttosto all’amore fraterno, alla sorellanza.