Il primo anno di vita del bambino è il tempo in cui sviluppa le prime capacità che abbracciano sia la sfera fisica che psicologica. Al di là di quanto in genere accade una volta giunti a questa età, bisogna sempre tenere ben presente che ogni bambino ha uno sviluppo a sé e necessita di tempi strettamente personali per raggiungerlo pienamente.
I progressi del primo anno di vita del bambino sono dovuti allo sviluppo di una serie di capacità, le quali, permetteranno al bimbo di acquisire gradualmente una piena autonomia.
Primo anno di vita del bambino: progressi del bambino.
E’ da premettere però, che ogni bambino ha le sue priorità, per cui non c’è assolutamente da spaventarsi qualora si riscontrano ritardi nelle fasi di crescita, poiché si tratta di situazioni che in tutta normalità possono verificarsi durante il primo anno di vita del bambino.
Se poi, a fronte di difficoltà evidenti, vi sia il sospetto che qualcosa non stia procedendo nel verso giusto, è necessario fare riferimento ad uno specialista al fine di intraprendere i provvedimenti utili alla risoluzione del problema.
Le capacità comunicative sviluppate durante il primo anno di vita del bambino permettono di formulare un primissimo vocabolario, costituito da poche e semplici parole, ma destinato ad ampliarsi molto rapidamente nel tempo.
Le prime paroline che i bambini imparano a pronunciare sono “mamma” e “papà” ma, in generale, questi tendono molto ad imitare il linguaggio degli adulti, per cui cercheranno di identificare cose e persone con il proprio nome, sebbene non con una corretta pronuncia.
Indice questo, di uno sviluppo che contemporaneamente avviene anche sotto il profilo delle capacità linguistiche: anche il primordiale balbettio è destinato a perfezionarsi.
Rientra nelle capacità comunicative anche una maggiore esternazione dei sentimenti difatti, a questa età, i bambini cominciano a manifestare i primi dissensi, come ad esempio il rifiuto della pappa o dell’approccio a determinate persone.
Anche le capacità cognitive compiono progressi, durante il primo anno di vita il bambino comincia ad esplorare ed esaminare tutti gli oggetti con i quali entra in contatto nella sua quotidianità, il semplice fatto di scuoterli, sbatterli a terra o rotolarli è sinonimo di scoperta. Inoltre, comincia a capire anche l’utilizzo a cui sono destinati, riproducendo le movenze.
L’esplorazione è favorita anche dalla maggiore curiosità che tipicamente si presenta nei bambini che sono prossimi al primo anno di vita.
Per quanto riguarda la regolarità del sonno, invece, le ore giornaliere di riposo si riducono a fronte di un aumento di quelle notturne. Il bambino risposa di più la notte anche se mantiene l’abitudine del riposino pomeridiano, che comunque conosce molteplici benefici.
Anche l’alimentazione, nel primo anno di vita del bambino, subisce diverse modificazioni tutte necessarie non solo per fornire i nutrienti richiesti in quella specifica fase di sviluppo, ma anche perché progressivamente il bambino riesce ad assaporare ed ingerire cibi con una maggiore consistenza solida, sostituendoli così ai prevalentemente liquidi.
Ad ogni modo, prima di intraprendere un regime alimentare differente, è bene consultate il medico e prestare attenzione a non condire eccessivamente i cibi.
Altra cosa importante è introdurre tali modificazioni gradualmente, in modo tale che il bambino non soffra eccessivamente il cambio, soprattutto se in generale si adatta con difficoltà ai mutamenti.
Altro aspetto importante del primo anno di vita del bambino sono le capacità motorie.
Con abilità motorie non si intende soltanto l’abilità a mantenersi in piedi compiendo i primi passi, ma i movimenti di tutto il corpo.
Difatti, durante il primo anno di vita il bambino riesce addirittura a spostarsi tenendo in mano degli oggetti, compie piccole e banali azioni con il supporto di un adulto ed inizia a maneggiare i primi oggetti ed a fare i primi scarabocchi sulla carta.
Queste che abbiamo riportato sono alcune delle capacità che si sviluppano e si rafforzano prevalentemente nel primo anno di vita del bambino.
Non è sintomo grave il fatto che non si presentino tutte insieme e con la stessa intensità, in questi casi basterà semplicemente osservare l’evolversi del tempo, esponendo eventualmente la problematica ad un medico.
Anche l’eventuale supporto degli specialisti non va inteso come una negatività per il bambino e per i genitori, bensì come un accompagnamento alla crescita sana del bambino.
Cosa dovrebbe saper fare un bambino mese per mese
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