C’è stato un tempo in cui con gli spot pubblicitari si poteva persino piangere perché erano curati con la devozione verso i valori di allora, spesso erano meno aggressivi e più di principio, al passo con una società molto concentrata sulla famiglia (sebbene non sempre lo stereotipo di famiglia felice fosse vincente o veritiero).
Ve la ricordate la bambina della pubblicità Barilla che tornando a casa sotto la pioggia salvava il cuccioletto di gattino in cerca di riparo?
Correva l’anno 1987 e la allora piccola Sara Falzone vestiva i panni di una studentessa: nello spot , la bimba uscendo da scuola perdeva il pulmino e protetta soltanto da una mantellina impermeabile con cappuccio prendeva da sola la via di casa.
La mamma ignara … allora non c’erano i potenti strumenti di comunicazione di cui possiamo godere oggi … preparava il pranzo lanciando, di tanto in tanto, uno sguardo all’orologio che correva in avanti mentre la sua bambina tardava.
Proprio a pranzo quasi pronto e quando il ritardo incominciava a farsi preoccupante, la piccola arriva.
Nel frattempo la bambina della pubblicità Barilla aveva commosso tutti incontrando un nuovo amico, ovvero il piccolo gattino bagnato dalla pioggia.
Erano altri tempi ma la rete di tanto in tanto scava nei ricordi e porta qualche dimostrazione di come siamo stati.
Com’è diventata Sara Falzone da grande?
L’ultima foto di Sara resa pubblica via web, e che le fonti internet identificano come quella che fu la bambina della pubblicità della Barilla, è datata 2014 e ci mostra una donna bella com’era la piccola “capuccetto giallo” dello spot dei prodotti alimentari.
Non mentono gli occhi e il sorriso, il volto solare è rimasto nell’espressività lo stesso della bambina della pubblicità della Barilla.
Vita da mamma, non senza un velo di nostalgia, coglie l’occasione di questo com’era e com’è dedicato alla bambina della pubblicità della Barilla per recuperare proprio quello spot e suggerirvi di rivederlo: