Generalmente le vespe formano i propri nidi vicino alle imposte delle finestre o dei cassoni delle tapparelle, talvolta anche sugli alberi oppure sui vasi delle piante: insomma, in un posto che di solito è raccolto e quindi favorevole alla costruzione del nido e rialzato dal suolo. In realtà, esistono anche i nidi di vespe di terra meno riconoscibili rispetto agli altri, ma non senza pericoli.
Nidi di vespe di terra. Quali sono e come riconoscerli.
I nidi di vespe nei quali più comunemente ci si imbatte hanno una forma del tutto particolare, sono costituiti da tanti piccoli alveoli, ovvero da tante piccole cellette destinate ad accogliere le uova depositate dalla vespa regina.
Le vespe, impastando con la saliva le fibre del legno e di cellulosa che raschiano dagli alberi o da altre costruzioni in legno, danno vita alla struttura portante del nido (che sembra essere fatta di cartone) che servirà ad assemblare gli alveoli.
I nidi di vespe di terra, invece, si differenziano sia per localizzazione che per forma perché si presentano come delle piccole montagne di terreno o di materiale granuloso ubicate sul suolo dell’orto o del giardino (anche sotto erbacce o fiori). Alla base di tali rialzamenti c’è un foro più o meno grande quanto un dito, dal quale tipicamente fuoriesce una riga di terriccio.
Il fatto che i nidi di vespe di terra assumano una forma del tutto innocua li rende più difficili da identificare e quindi anche più pericolosi per l’uomo che potrebbe involontariamente colpirli, provocando così una più “violenta” ed inaspettata reazione da parte degli insetti che li abitano.
Anche la specie dell’insetto cambia, difatti, le vespe che formano i nidi sul suolo sono le vespule germaniche dette anche vespe scavatrici o appunto, vespe di terra.
Queste ultime solitamente sono di colore nere con strisce gialle più marcate sul dorso, rispetto alle vespe comuni sono più robuste (un po’ più di un calabrone) ed anche più aggressive, caratteristica alimentata anche dal fatto che all’interno dei nidi di vespe di terra è presente un numero più elevato di esemplari, che può contare anche più di una vespa regina.
La vespula germanica che dà vita ai nidi di vespe di terra è carnivora, si nutre principalmente di insetti e di materiale organico in decomposizione.
Le uova delle vespule germaniche si schiudono dopo circa 10-14 giorni dalla deposizione e quelle che nascono sono già autonomamente in grado di procurarsi del cibo. La vespa di terra è aggressiva e così, come anche la vespa comune, attacca se viene disturbata o se si sente minacciata ma, dato che i nidi sono più facilmente disturbabili, il rischio di subire un attacco è decisamente più alto.
Avere nel proprio orto nidi di vespe di terra potrebbe essere utile perché, trattandosi di specie carnivore, si favorisce “l’eliminazione naturale” di altri insetti che normalmente compromettono la coltivazione del terreno.
Ma, purtroppo, anche i nidi di vespe di terra possono rivelarsi pericolosi per gli uomini ma anche per gli animali che abitano la zona, per questo è necessario procedere alla distruzione. Al fine di provvedere ad una efficace eliminazione ricorrendo alle modalità più adatte, è bene imparare a riconoscere sia il tipo di vespa nel quale ci si imbatte sia, ovviamente, dove si trova la nidificazione.
Nidi di vespe di terra. Precauzioni e consigli.
- E’ bene fare attenzione alla presenza di eventuali annidamenti e, una volta individuati, non disturbarli e non calpestarli (se il nido è minacciato le vespe attaccano).
- Se il nido è particolarmente grande, è meglio evitare il fai da te contattando una ditta specializzata che in tutta sicurezza provveda alla distruzione del rifugio.
- Evitare che animali come cani o gatti scavino intorno ai nidi di vespe di terra ed assicurarsi che non ingeriscano i prodotti tossici impiegati per estinguere gli insetti.
- Se il luogo è frequentemente soggetto alla formazione di nidi di vespe di terra, è bene ricorrere a trattamenti di disinfestazione da attuare periodicamente.
- Eseguire le operazioni di snidamento in sicurezza, indossando un abbigliamento protettivo nella fase di rimozione (pantaloni lunghi, guanti, maglione con cappuccio che copra il capo ed il viso e sia forato soltanto sugli occhi).