Dopo la nascita di un bambino il personale ospedaliero, in primis l’ostetrica e le infermiere, sono chiamate ad incentivare l’allattamento al seno.
Purtroppo per Monica Thompson ciò si è rivelato essere l’inizio di un immane tragedia.
Soffoca accidentalmente il figlio e fa causa all’ospedale.
Era l’estate del 2012 quando Monica Thompson, ricoverata presso l’Adventist Medical Center di Portland, nell’Oregon (USA), diede alla luce con un taglio cesareo il piccolo Jacob, il suo primo bambino.
Quattro giorni dopo la donna soffoca accidentalmente il figlio. Solo oggi, a 5 anni da quell’immane tragedia, ha deciso di fare causa all’ospedale.
Nel corso della prima settimana di agosto infatti gli avvocati di Monica Thompson hanno provveduto a depositare un’azione legale di 8,6 milioni di dollari contro l’Adventist Medical Center di Portland ed una loro infermiera presso la Multnomah County Circuit Court, una divisione del Dipartimento Giudiziario dell’Oregon.
L’accusa è di negligenza: loro sostengono che la mamma soffoca accidentalmente il figlio perché non controllata nonostante le fossero stati somministrati diversi farmaci.
<<Jacob era un vero e proprio miracolo – ha dichiarato Monica Thompson alla CNN – Il mio primogenito e figlio unico. Condivido la nostra storia nella speranza che nessuna madre o famiglia dovrà mai soffrire una simile ed evitabile tragedia>>.
Come detto in precedenza, i fatti risalgono all’estate del 2012.
Più esattamente, nella tarda serata del 5 agosto, Jacob fu portato nel nido in modo tale che la mamma potesse riposare data l’imminente uscita. Per tale motivo le erano stati somministrati degli analgesici e farmaci che la aiutassero a dormire.
Secondo quanto riportato nell’atto, prima che l’alba illuminasse il nuovo giorno, verso le ore 3 del 6 agosto un’infermiera portò il bambino nella stanza della mamma, lo adagiò sul letto accanto alla donna affinché questa lo allattasse e lasciò la stanza.
Soffoca accidentalmente il figlio: la terribile scoperta e la richiesta di aiuto.
Circa un’ora dopo, Monica si svegliò intontita ed assonnata ma notò subito che il suo bambino, steso accanto al lei, non si muoveva.
<<Ha chiamato un’infermiera mentre ha cercato di farlo reagire – ha spiegato l’avvocato – La signora Thompson ha cercato di stimolare i riflessi di suo figlio senza successo, ha toccato gli occhi e non ha risposto, lo ha toccato e gli ha parlato senza alcuna reazione>>.
Non vedendo arrivare nessuno nella stanza, la donna prese il bambino e corse in corridoio invocando aiuto riuscendo ad attirare l’attenzione di un infermiere che, dopo aver controllato Jacob e accortosi che questo non respirava più, ha chiesto un codice blu.
Dopo esser riusciti a rianimare e stabilizzare il piccolo, questo fu trasferito nel reparto di terapia intensiva del vicino Randall Children’s Hospital.
Soffoca accidentalmente il figlio: l’addio al piccolo Jacob e l’appello della mamma.
Il bambino, che al momento dell’incidente aveva soltanto 4 giorni, lottò per altri 6 giorni fino a quando i medici ne dichiararono lo stato di coma irreversibile.
Jacob aveva subito una grave ipossia determinata da una carenza di ossigeno nell’organismo che aveva danneggiato gravemente ed in modo permanente il suo cervello.
I suoi genitori furono così chiamati a prendere un’importante decisione: far cessare l’attività dei macchinari che tenevano in vita Jacob.
Il piccolo si è spento il 12 agosto del 2012, aveva solo 10 giorni di vita.
<<Un ospedale non arriva a caricare una madre che allatta al seno con sostanze analgesiche e che favoriscono il sonno, abbandonare un neonato sullo stesso letto per allattare al seno e abbandonarli alla loro fortuna. È senza senso>> ha dichiarato l’avvocato della Thompson>>.
Pur avendo accusato l’ospedale e l’infermiera di negligenza, Monica non è l’unica neomamma che soffoca accidentalmente il figlio.
Lo scorso luglio noi di Vita da Mamma avevamo condiviso l’appello di una giovane mamme Kristin, che lo scorso 4 giugno aveva detto addio per sempre al suo piccolo John Thomas Michael Abernathy, deceduto a seguito di un soffocamento dovuto alle coperte del letto dei suoi genitori.
Mamma devastata per la perdita del figlio lancia un appello
Due casi diversi certo ma che ci fanno comprendere che una mamma che soffoca accidentalmente il figlio sia una realtà tangibile, una morte che, come affermano i legali di Monica, poteva essere evitata.
Fonte: CNN
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