Aveva solo 30 giorni di vita il neonato morto in culla a Lanciano (provincia di Chieti, Abruzzo).
Neonato morto in culla, trasportato in ospedale dai genitori ma era già un angelo e i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Domenica mattina la mamma e il papà lo hanno preso tra le braccia e lo hanno portato in ospedale, una corsa disperata la loro detta dallo sconcerto e dalla paura di non riuscire a svegliarlo di non rintracciare segnali di vita in quel corpicino adagiato nella culla.
Nel nosocomio solo l’accertamento del decesso e quando i carabinieri sono giunti nell’abitazione del piccolo lo scenario della morte ha trovato conferma:
sul neonato morto in culla nessun segno di incuria o abbandono, se ne è andato nel sonno per quel mostro che si chiama SIDS o morte bianca.
Quest’oggi verrà eseguita l’autopsia, un atto dovuto che la Procura ha disposto per chiudere le indagini e prima di rimettere il corpicino del bimbo nella disponibilità della famiglia per l’ultimo addio.
Neonato morto in culla: la causa è stata la SIDS.
Domenica mattina i genitori hanno tentato di svegliare il loro bambino, un neonato di appena un mese, ma il piccolo pareva vinto da un sonno profondo.
Lo aveva ucciso la morte bianca o SIDS, acronimo di Sudden Infant Death Syndrome, conosciuta anche come morta in culla.
La SIDS è una sindrome killer che colpisce e toglie la vita senza apparenti ragioni di salute o sintomi premonitori. Per combatterla, ovvero per abbassarne l’incidenza, è solamente possibile assumere degli accorgimenti nella cura e nella gestione del sonno dell’infante.
TUTTO QUELLO CHE UNA MAMMA DOVREBBE SAPERE SULLA MORTE BIANCA O MORTE IN CULLA
Dire addio alla vita quando è appena sbocciata dal tuo amore e dal tuo corpo è doloroso e violento, è contro natura più che semplicemente infelice.
A questo angelo va il nostro bacio rivolto al cielo, alla sua mamma e al suo papà va, invece, tutto il cordoglio e il nostro abbraccio da genitori.
Fonte foto con licenza d’uso Ingimade – Image ID ISS_1453_01995