Gomma da masticare o chewing gum
La gomma da masticare: cos’è davvero quel piccolo confetto che finisce spesso sparso in giro per le nostre borse?
Può eventualmente una cosa così piccola, creare qualche fastidio o disturbo?
E soprattutto se e quando è corretto introdurla nell’ alimentazione dei nostri bimbi?
Cosa accade se un bambini ingoia un chewing gum?
La gomma da masticare, proviamo ad analizzarla insieme …
… vediamo se (come è successo a me scrivendo questo articolo) vi sorprenderete nel guardare quel piccolo chewingum mentre affiorano tra i vostri pensieri un sacco di domande che finora non vi eravate mai poste!
Origine della gomma da masticare:
riuscireste ad immaginare un dinosauro che mastica un chewing gum? Bè è difficile è vero? Invece, anche se apparentemente assurda, la cosa potrebbe avere un fondamento; secondo alcuni studi infatti in Svezia è stato ritrovato quello che con fantasia potrebbe essere considerato l’antenato dell’ attuale gomma da masticare: un pezzo di resina, di approssimativamente novemila anni fa, con delle tracce di denti sopra e contenente del miele.
La storia del chewing gum è lunga e attraversa diverse epoche, se ne faceva uso già
– tra i Greci che erano soliti masticare la resina di un albero diffuso in tutto il Mediterraneo derivante dal ” lentisco ” (chiamato anche albero del mastice dal quale deriva il termine masticare),
– tra i Maya che masticavano il lattice proveniente dall’ albero della Saponilla chiamato “chicle ” che sarebbe divenuto in seguito uno dei componenti di base del chewing gum moderno,
– tra gli Indiani d’America che tagliavano la corteccia dell’ abete rosso ricavandone una resina simile alla gomma.
Il processo di creazione del moderno chewing gum risale però al XIX secolo quando negli Stati Uniti, William Semple nel 1869 depositò il brevetto della prima ricetta. Pochissimi anni dopo le gomme da masticare vennero introdotte nel commercio passando da molli e insapori a sempre più perfezionati confetti gustosi di pari passo con i miglioramenti e le evoluzioni dell’ industria alimentare.
Ma in cosa ci imbattiamo se ci mettiamo a leggere l’ etichetta delle gomme da masticare?
La lavorazione della gomma da masticare consiste nella miscelazione del caucciù ( tipologia di lattice di origine vegetale ) con addensanti, antiossidanti, emulsionanti e aromatizzanti; questo impasto gommoso viene lavorato con l’ aggiunta di zuccheri per arrivare al prodotto finito.
Se esaminiamo un confetto di chewing gum qualsiasi troviamo:
- sorbitolo,
- sciroppo di malto,
- aspartame,
- edulcoranti,
- xilitolo,
- acesulfame k,
- sucralosio,
- isomalto,
- mannitolo.
Lo xilitolo è la sostanza sicuramente più conosciuta e contribuisce alla produzione della saliva che neutralizza gli acidi e la carie.
Pensate addirittura che nelle scuole e asili della Finlandia dopo i pasti viene distribuita gratuitamente un confetto allo xilitolo; ed è presente naturalmente anche in alcuni frutti come le susine, nei lamponi o nelle fragole.
Qual è il modo più adatto per scegliere i chewing gum? Quando si può iniziare a darli ai bambini?
Le gomme da masticare possono quindi essere assunte da adulti e bambini con moderazione; per quanto riguarda i più piccoli è sconsigliato farle assumere al di sotto dei 4 anni, il monito di molti pediatri americani apparso sul settimanale ” Pediatry” è: ” chewing gum si ma attenzione alla quantità e agli ingredienti ” .
E quali sono i benefici e i disagi che può portare un’ eccessivo uso di gomme da masticare?
BENEFICI:
Secondo alcune ricerche l’ utilizzo delle gomme da masticare aiuterebbero a controllare il peso e la sensazione di fame: assumendo confetti durante la mattinata si è portati ad assumere meno calorie sia a pranzo che durante la giornata riducendo gli spuntini giornalieri;
avere maggiore attenzione e concentrazione: si fa sempre più largo la pratica di masticare gomme per favorire l’ esecuzione di più attività contemporaneamente; alcuni studi hanno dimostrato addirittura come gli studenti abituati a masticare gomme raggiungano migliori risultati rispetto agli studenti che non ne fanno uso;
favorisce l’ igiene orale: assumendo un confetto di gomme da masticare senza zucchero dopo aver mangiato o bevuto si stimola la produzione di saliva che è la difesa naturale più efficace contro la carie e affiancato all’utilizzo dello spazzolino aiuta ad arrivare anche negli spazi più piccoli.
RISCHI:
carie: lo zucchero ( caso evidente nell’uso di gomme in cui non è sostituito dal sorbitolo ) è la causa di uno dei problemi più comuni per i nostri bambini; ancora oggi in Italia il 22% dei bimbi sotto i 4 anni e persino il 44 % di quelli sotto i 12 anni hanno problemi di carie. Oltre alle gomme concorre ad aumentare questa percentuale anche la cattivissima abitudine di molte mamme di dare ai propri figli bevande troppo zuccherine; andando incontro alla BBS ( baby bottle syndrome ) quindi mettiamo da parte anche ciucci inzuppati in miele o zucchero, spesso alleati delle mamme per scongiurare il rischio capriccio! Tutto questo però si può evitare con la prevenzione, portando periodicamente i bimbi dal dentista a partire dai 3 anni, e mettendo in atto sin da subito una buona igiene orale.
E’ importante non abusare dei dentifrici che nei primi anni di vita non dovrebbe superare le dimensioni di una lenticchia e ricordiamoci sempre di acquistare sia dentifrici che chewing gum destinati ai più piccoli in farmacia,seguendo le indicazioni mediche perchè se sulle confezioni troviamo una lista di effetti indesiderati ci sarà un motivo, credetemi non sarà esclusivamente un eccesso di zelo il nostro!
problemi lassativi, allergie e infiammazioni: a contribuire alla lista degli effetti indesiderati nell’ uso improprio dei chewing gum sono, oltre lo zucchero, i dolcificanti artificiali, il sorbitolo, gli olii essenziali, gli aromatizzanti aggiunti che possono provocare allergie o infiammazioni ( ad esempio la cannella è ritenuta troppo aggressiva in particolar modo per i più piccoli ) e il fluoro ( prodotto artificialmente in quanto presente in natura solo in piccole dosi in materiali radioattivi ) in dosi eccessive può causare danni anche alla tiroide.
Quindi non prendiamo sotto gamba gli avvertimenti che troviamo sulle etichette e non pensiamo che basti masticare gomme per mettersi a dieta o per non essere sopraffatti dallo stress.. anche se sarebbe fantastico e sicuramente alla prima occasione correremmo al supermercato più vicino per farne una gran scorta!!
Ma cosa si deve fare se nostro figlio ne ingoia una? E come posso fargli capire che non si deve ingerire?
Queste sono le domande più ricorrenti tra le mamme, gli esperti spiegano che il rischio non sta tanto nell’ ingoiare la gomma in sè per sè ma nella possibilità che rimanga nell’esofago. E’ per questo che si deve evitare di far assaggiare le gomme da masticare ai bambini al di sotto dei 3 anni perchè non riescono ancora bene a capire i pericoli.
Non c’è un metodo vero e proprio per insegnare ai bimbi questa cosa, si possono usare quelle innocenti ” leggende metropolitane ” che sicuramente hanno perseguitato molte di noi tipo ” non mandarla giù altrimenti ti si attacca al pancino e poi ti fa male… oppure … se la mandi giù poi ti si tappa il culetto e non riesci a fare la cacca ” senza spaventarli troppo ovviamente; se poi il bimbo è più grande riuscirà chiaramente a riconoscere il pericolo e si renderà conto da solo che dopo un pò il gusto che l’ attira tanto svanisce; e intanto aiutiamolo a scegliere quelle più adatte alla sua età e alla sua salute.
Ovviamente noi tranquillizziamoci e non facciamo ingannare da queste innocenti bugie, le gomme non restano attaccate da nessuna parte nè tanto meno tappano altro!!
Cosa succede se una gomma viene ingoiata da un bambino?
Non considerando il rischio grave che resti nell’esofago e nel caso in cui non si riuscisse ad espellerla con la tosse, la gomma, una volta passato l’ esofago, arriva allo stomaco dove agiscono i succhi gastrici e viene espulsa tramite le feci.
Anche se l’ ingestione di un singolo chewing gum non è pericolosa, può diventarlo quando, magari di nascosto, i bimbi frugano nelle nostre borse e con regolarità ingoiano le gomme a nostra insaputa; in casi estremi il passaggio esofago-stomaco-intestino-feci del confetto può diventare più difficoltoso e portare a fastidi apparentemente inspiegabili (dolori e fastidi: in casi limite si arriva ad avere forti crampi, diarrea,dolori allo stomaco e gravi perdite di peso; tutti sintomi spesso difficilmente comprensibili almeno all’ inizio dei controlli sanitari.)
Cosa possiamo fare se il chewing gum resta bloccato nell’ esofago?
I bambini lo sappiamo, hanno mille mani, riflessi a prova del miglior 007 e portano alla bocca di tutto e quindi queste mosse di pronto intervento potrebbero esserci utili in svariate situazioni.
Nel caso in cui capitasse, dobbiamo cercare di convincere il malcapitato a tossire ma ricordatevi di NON tentare mai di afferrare l’ oggetto con le mani, rischieremmo di spingerlo ancora più giù.
Se il bambino ha un’ età inferiore ad 1anno è consigliato poggiarlo sulle nostre gambe rivolto con la testa , sostenuta con una mano verso il basso e di dargli con forza proporzionata alla fisicità del bimbo 5 colpi sulla schiena, colpendo con il calcagno lo spazio tra le scapole spostando la mano tra un colpo e l’ altro tra la spalla e la testa evitando ovviamente di colpire quest’ ultima.
Una volta effettuata quest’ operazione dobbiamo posizionare il bimbo in posizione supina ( a pancia in sù ) e poggiando 2 dita sullo sterno effettuiamo, con un intervallo di 2 secondi, 5 pressioni vigorose.
E’ importante ricordare anche di NON posizionare mai il bambino penzoloni per i piedi mentre gli si danno colpi sulla schiena perchè dei movimenti bruschi potrebbero essere la causa di lesioni alla colonna vertebrale. Se l’ ingestione di un chewing gum o di un corpo estraneo dovesse capitare ad un bambino più grande o ad un adulto si consiglia di usare ” la manovra di Heimlich “ :
bisogna posizionarsi alle spalle del malcapitato, abbracciarlo e mettere una mano chiusa a pugno tra l’ombellico e lo sterno e sorregerla con l’ altra evitando di stringere le costole; posizonate le braccia si deve iniziare ad esercitare un’ intensa pressione per 5 volte, cercando di far respirare il soggetto.
Ovviamente nel caso in cui il nostro intervento non bastasse, episodio più probabile nell’ ingestione di altri oggetti rispetto ad una gomma, bisogna contattare il 118 e lasciar intervenire persone competenti.
Adesso sicuramente ne sappiamo di più di quel piccolo confetto dai mille sapori e colori, ma gusti personali a parte, fate attenzione sempre a tutto quello che entra a contatto col nostro organismo e soprattutto con quelli dei nostri bambini; ricordiamoci sempre che non tutto quello che va bene per noi è adatto alla loro salute, quindi scegliamo sempre per il meglio e affidiamoci al medico o al farmacista, anche per una cosa che ci può sembrare così banale come le gomme da masticare o il dentifricio più adatto; con questi piccoli gesti avremo cura dei nostri figli e insegneremo loro ad avere a cuore la loro salute!