Secondo i dati aggiornati allo scorso lunedì 3 luglio, solo negli Stati Uniti d’America sono stati registrati dal 1998 ad oggi ben 718 casi di bambini dimenticati in auto, tutti deceduti, sopraffatti dall’eccessivo calore dell’abitacolo del mezzo nel quale erano rinchiusi.
Questi dati, forniti da Jan Null, Certified Consulting Meteorologist (CCM) del Department of Meteorology & Climate Science San Jose State University, possono definirsi più che sconvolgenti e pongono l’attenzione su un problema che purtroppo si ripresenta ogni estate.
Per ovviare a tutto ciò sono state proposte diverse le soluzioni, dagli allarmi per i seggiolini ad accorgimenti come il riporre la propria borsa accanto ai piccoli seduti in auto.
Tra queste vi è quella ideata da un bambino di 10 anni, un’invenzione che promette di salvare la vita ai bambini dimenticati in auto.
Bambini dimenticati in auto: brevettato dispositivo salvavita.
Bishop Curry V è un bambino di 10 anni che vive a McKinney, città statunitense capoluogo della contea di Collin, in Texas.
La scorsa estate, per l’esattezza il 21 giugno del 2016, è rimasto sconvolto per la morte di una bambina di 6 mesi, la piccola Fern, dimenticata dal padre nell’auto parcheggiata al sole fuori la loro abitazione situata a Melissa, altra città situata nella contea di Collin (Texas).
L’uomo, che una volta resosi conto dell’errore ha cercato di salvare la figlia, è stato poi accusato di omicidio colposo.
Dimentica la figlia in auto, la mette nel frigo per salvarla.
Il 10enne conosceva bene la loro abitazione, la sua famiglia era solita passare davanti quella casa molto spesso, in più la sua sorellina ha più o meno la stessa età dei tanti bambini dimenticati in auto.
Tutto ciò ha spinto Bishop, descritto come molto creativo ed appassionato di invenzioni, ad ideare un dispositivo in grado di salvare i bambini dimenticati in auto.
Nel gennaio di quest’anno la famiglia è stata raggiunta da un giornale locale che per primo ha parlato del progetto del 10enne.
Il dispositivo – una piccola scatola dotata di sensori – è stato concepito per essere installato sul poggiatesta del sedile del guidatore e/o passeggero o direttamente sul seggiolino auto dei bambini.
Lo stesso ha il compito di rilevare la presenza dei bambini dimenticati in auto quando il mezzo è fermo e di emettere aria fresca (è stata anche valutata la possibilità che possa essere collegato all’aria condizionata) quando l’abitacolo raggiunge una certa temperatura.
Nel contempo, lo stesso dispositivo provvede a contattare il proprietario della macchina ed i soccorsi.
Una volta comprese le intenzioni del figlio, Bishop Curry IV, un ingegnere che lavora presso la Toyota, si è prodigato per brevettare e produrre l’invenzione del figlio in modo da poter salvare i bambini dimenticati in auto.
Per tale motivo il 13 gennaio del 2017 Bishop senior, dopo aver ottenuto il brevetto intellettuale, ha creato una raccolta fondi utile a sostenere le spese, pari a 20mila dollari, per procurarsi il brevetto formale.
Un obiettivo che in soli 5 mesi è stato non solo raggiunto ma anche raddoppiato grazie alla grande generosità di chi crede nel dispositivo e nella possibilità che possa salvare la vita ai bambini dimenticati in auto.
Oggi il dispositivo di Bishop si appresta a diventare qualcosa di concreto, tra gli ultimi aggiornamenti della raccolta fondi infatti è possibile apprendere che la documentazione per la richiesta del brevetto dell’invenzione Oasis è stata depositata presso lo United States Patent and Trademark Office (USPTO), letteralmente tradotto in Ufficio statunitense dei brevetti e dei marchi di fabbrica.
Non resta ora che attendere l’approvazione e la successiva fabbricazione così che tanti genitori possano beneficiarne così da ridurre il numero dei decessi legati ai bambini dimenticati in auto.
Fonti: Noheatstroke – NBC 5 News – Melissa Tribune
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