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Crescere una figlia femmina è più difficile, ecco perché

di Federica Federico

04 Luglio 2017

Quando tra mamme si parla di educazione di genere ci si ritrova spesso a dire che crescere una figlia femmina è più difficile!

Per un vetusto e bigotto retaggio culturale, sulle donne grava ancora “il peccato originale”, ovvero la donna rispetto all’uomo ha una maggiore responsabilità dei suoi comportamenti sociali ed è più assoggettata al giudizio.

Basta poco a far sì che una ragazzina venga definita con appellativi dispregiativi; allo stesso modo, come l’altra faccia di una medaglia dal valore però differente, basta poco a far sì che un ragazzo vanti una fama virile.

Nel crescere una figlia femmina bisogna insegnarle a sfuggire dal giudizio,

ma scegliendo la verità e la libertà lei, per il suo stesso genere, deve conoscere e sapere che la società in cui vive è pronta a sfruttarla e giudicarla. Deve persino sapere che l’uomo, fortunatamente non ogni uomo, potrebbe persino sentirsi in diritto di dominarla.

crescere una figlia femmina è più difficile

Ma dove sta il problema? Perché nel crescere una figlia femmina i genitori sono spesso costretti a scontrarsi con un retaggio culturale antico che ancora anima maschietti cresciuti nel mito della virilità, dello sfruttamento della donna, della sottomissione e della sopraffazione dell’altro sesso?

 

Il problema sta nell’educazione dei maschi:

quando si chiede ai padri di aiutare in casa, con i bambini e con le faccende domestiche, di rispettare le madri, di creare nel sistema famiglia una parità tra uomo e donna, in realtà non si fa altro che chiedere al genitore di costruire un esempio fattivo per la realizzazione concreta di una società migliore.

 

Chi è chiamato a crescere una figlia femmina sa bene che per la felicità di una donna (qualsiasi donna) è di fondamentale importanza che intorno a lei e nel mondo si muovano uomini animati dal rispetto. Ed è inutile negarlo: il rispetto proviene dall’educazione.

Vita da Mamma vi invita a vedere e condividere un video, il mini girato è stato pubblicato nel dicembre 2015 dall’associazione CARE, associazione di aiuto e sostegno alle donne.

 

Il video che trovate in calce a questo scritto è un inno alla libertà ed è un monito a tutti i genitori: se ciascuno di noi vuole crescere una figlia femmina o un figlio maschio “correttamente” deve (deve e non può) impartire un’educazione che parta dal rispetto dell’altro.

Qui il video:

 

Fonte immagine di copertina Ingimage con licenza d’uso, Image ID: ING_18989_03007



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