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Bambino volontariamente lasciato in auto: solo e chiuso nell’abitacolo

di Federica Federico

16 Giugno 2017

Un bambino di 6 anni è stato volontariamente lasciato in auto, da solo, imprigionato nell’abitacolo, al caldo e per un tempo pari (al minimo) a 40-60 minuti. E’ accaduto a Scandiano, Reggio Emilia, nel parcheggio di un supermercato in un cocente pomeriggio con temperature sopra i 30 gradi.

Bambino volontariamente lasciato in auto,

che non si incorra nell’errore di paragonare questa vicenda ai tristi casi di cronaca in cui i genitori sono stati vittime di amnesia dissociativa.

Il papà che ieri ha consciamente chiuso suo figlio in auto, per poi dirigersi da solo a fare la spesa, voleva punire il suo bambino. A quanto pare, il bimbo si sarebbe rifiutato di seguire il papà nel supermercato e l’uomo, per tutta risposta, lo avrebbe lasciato in una palese condizione di pericolo.

A salvare il bimbo dalle conseguenze dell’ipertermia è stato l’allarme dell’auto, infatti, come riportato dai testimoni, il bimbo muovendosi e agitandosi nell’abitacolo avrebbe fatto scattare l’allarme sonoro della vettura e ciò ha richiamato l’attenzione di più di un passante.

Bambino volontariamente lasciato in auto

Tra i soccorritori un agente fuori servizio e un medico. All’agente si deve la gestione dell’emergenza nell’attesa delle autorità competenti.

 

Prima di mandare in frantumi il finestrino, è stata diramata una comunicazione nel supermercato e sono passati tra i 40 e 60 minuti, le testimonianze raccolte sono univoche rispetto alla considerazione del lungo tempo trascorso dal bimbo all’interno dell’abitacolo rovente.

Bambino volontariamente lasciato in auto.

Bambino volontariamente lasciato in auto. Fonte della foto Ilrestodelcarlino.it

Un ragazzo si è precipitato nel magazzino e attraverso gli altoparlanti del supermercato è stato lanciato un primo messaggio volto alla ricerca dei genitori. Solo dopo si è scoperto che la mamma del piccolo non era con il figlio e il papà.

 

Bambino volontariamente lasciato in auto, è accaduto intorno alle 18:00 del pomeriggio mentre la temperatura esterna era di circa 30°.

Il termometro dell’abitacolo di un auto parcheggiata accanto a quella in cui era intrappolato il bimbo segnava 35°, questo quanto giurato dai testimoni.

 

La rete ha raccolto le testimonianze degli occasionali soccorritori che hanno temuto per l’incolumità del bambino intrappolato al caldo nella Seat Ibiza grigia della sua famiglia. Col passare dei minuti e col sopraggiungere delle persone l’attenzione sul bambino cresceva smisuratamente e il piccolo ha cominciato ad agitarsi.

 

Arrivate sul posto, le forze dell’ordine hanno mandato in frantumi il finestrino della vettura ed estratto il bambino dall’auto. Il piccolo manifestava i primi sintomi di ipertermia ed era completamente inzuppato di sudore. I soccorritori hanno provveduto a reidratarlo e a tranquillizzarlo.

All’arrivo del padre, stando a quanto emerge dalle fonti stampa, la volontarietà del gesto è stata confermata, nel frattempo è giunta sul posto anche la mamma che era a casa.

 

Bambino volontariamente lasciato in auto – è importantissimo che i genitori comprendano cos’è l’ipertermia ed è fondamentale che capiscano che i suoi effetti nefasti possono colpire anche in tempi brevissimi.

 

Un’autovettura parcheggiata all’aperto, anche con una temperatura esterna di soli 25°, può raggiungere all’interno dell’abitacolo persino i 50°.

 

Di fatto all’interno di una macchina chiusa il calore può aumentare di 10 o 15° ogni quarto d’ora.

Un simile incremento di calore può sembrare straordinario ma, in realtà, si scatena automaticamente a causa ed in ragione della struttura metallica della vettura, dei vetri trasparenti e dei componenti interni all’abitacolo che sono sempre soggetti a surriscaldamento.

 

Per comprendere quanto sia potente il surriscaldamento, si pensi al cruscotto e al volante, piuttosto che ai rivestimenti interni delle portiere: spesso li troviamo letteralmente roventi quando entriamo nella vettura parcheggiata al sole.

 

In tali condizioni di surriscaldamento ambientale, il bambino rimasto in auto, da solo, al caldo e senza acqua, può morire per ipertermia in un tempo che va da soli 20 minuti sino a ben 2 ore

Ipertermia, cos’è e perché i bambini dimenticati in auto muoiono

 

 

Fonte Immagine di copertina: Ingimage – ID Immagine: 02D21209



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