Attraverso il web, il telegiornale e i vari mass media veniamo sempre più spesso a conoscenza di storie di bambini dall’infanzia difficile.
Una vita fatta di sofferenza, violenza e trascuratezza, situazioni che nessun bambino dovrebbe mai conoscere ma che per molti rappresentano la dura realtà nella quale sono cresciuti.
Bambini come Klynn Scales, una giovane e futura agente di polizia nata e cresciuta a Kansas City, nello Stato del Missouri (USA), città dove fino all’età di 9 anni, ossia quando la ragazza incontra il poliziotto che in seguito la salverà, ha vissuto insieme alla madre e ai suoi due fratelli.
Ragazza incontra il poliziotto che le ha salvato la vita.
La storia di Klynn è stata resa nota nel giugno del 2016 dall’emittente televisiva di Kansas City “Fox4kc”, una storia che parla di coraggio, speranza e soprattutto di rivalsa nei confronti di una vita iniziata non propriamente nel migliore dei modi.
Una storia che narra di eroi silenziosi come lo è stato per lei il sergente Jeff Colvin, il poliziotto che la ragazza incontra quasi 20 anni dopo averla strappata alla morte.
<<Jeff Colvin non è solo un eroe per me, ma è anche il mio angelo custode. Era lì quando non avevo nessuno>>.
Afferma Klynn in un post pubblicato sul suo profilo facebook, visibile a tutti perché privo di limitazioni della privacy:
<<Voglio che lui e tutti i poliziotti sappiano che quello che fanno, non importa quanto piccolo o grande sia il loro gesto, ha un impatto positivo nella vita di qualcuno, come nel mio caso>>.
La ragazza incontra per la prima volta il suo eroe all’età di 9 anni. In quel periodo, come detto in precedenza, viveva con la madre e i suoi due fratelli in condizioni precarie.
Lei stessa ha rivelato alla succitata emittente televisiva che in quel periodo si era vista costretta a rubare del cibo dal vicino negozio 7-Eleven (un convenience store molto diffuso negli Stati Uniti) per poter sfamare i suoi fratelli.
In questo scenario di orrore Jeff Colvin, sergente del dipartimento di polizia di kansas City, era diventato la sua unica certezza.
Durante il loro primo incontro, avvenuto nel corso di una notte durante la quale la bambina, spaventata ed intimorita, aveva chiamato il 911, Klynn gli aveva fatto promettere che sarebbe passato da lei ogni giorno:
<<Non credo che tu sapessi quanto questo abbia significato per me – scriveva la giovane su facebook nel novembre del 2016 – Tu hai salvato la mia vita, letteralmente. Mi hai dato gli strumenti per diventare un guerriero. Mi hai detto di proteggere la mia famiglia e i miei fratelli, di non cedere mai, di sopportare sempre ciò che è giusto e di non permettere mai a nessuno di distruggere il sorriso sul mio viso. Ho ancora quel sorriso!>>.
Nei giorni successivi la ragazza incontra e saluta il poliziotto ogni giorno, l’uomo, come promesso, non mancava di passare davanti casa sua per accertarsi che stesse bene.
Ciò avvenne fino a quando la bambina mancò ad uno dei loro consueti appuntamenti. Fu allora che il sergente la raggiunse in casa e la trovò completamente sola, malata e denutrita, al punto da decidere di portarla in ospedale.
Da quel momento le loro strade si divisero, la bambina, cresciuta, si trasferì a Houston, in Texas, ma non smise mai di pensare al suo eroe.
Ben 18 anni dopo il loro ultimo saluto, la ragazza incontra il suo salvatore grazie ad un altro agente che ha messo nuovamente in contatto i due.
Ma non è tutto.
Ispirata dall’uomo che le aveva salvato la vita, Klynn decide di diventare a sua volta un poliziotto, desiderosa di aiutare coloro che più ne hanno bisogno.
Fonte: Fox4kc