La dieta chetogenica è una dieta low carb, ossia a ridotto contenuto di carboidrati, molto diffusa tra chi pratica palestra e anche tra coloro che vogliono dimagrire.
Prima di essere una dieta dimagrante, la dieta chetogenica è una dieta utilizzata nel trattamento dell’epilessia e dell’emicrania.
La dieta chetogenica induce quello che succede fisiologicamente con il digiuno, infatti, fornendo all’organismo pochissimi carboidrati al giorno non permette allo stesso di utilizzare gli zuccheri come fonte di energia.
Il risultato è che si innesca il meccanismo di chetogenesi che, in parole povere, utilizza i grassi per produrre i corpi chetonici, fonte di energia (alternativa agli zuccheri) per l’organismo.
Già da 100 anni la dieta chetogenica è utilizzata per trattare l’epilessia. Infatti si era osservato che il digiuno riduceva le convulsioni nei soggetti epilettici. La dieta chetogenica ha dato effetti benefici anche nei soggetti che soffrono di attacchi di cefalea.
Perché è utile la dieta chetogenica per combattere l’emicrania?
I corpi chetonici forniscono più energia del glucosio (lo zucchero) ma meno stress ossidativo con il risultato che muscoli e cervello lavorano in maniera più efficiente. Chi soffre di emicrania generalmente è portatore di un deficit energetico nel cervello, per cui avendo una maggiore energia gli attacchi emicranici si riducono. Per di più, i corpi chetonici hanno effetto anti-infiammatorio, positivo per modulare la frequenza di scarica dei neuroni e utile per smorzare l’infiammazione neurogena che caratterizza chi soffre di emicrania, ma anche per chi soffre di epilessia. Così spiega il dottor Di Lorenzo come i corpi chetonici agiscono in maniera positiva in chi soffre di attacchi di emicrania.
La dieta chetogenica è un trattamento non farmacologico che si può utilizzare come vera e propria terapia nei soggetti farmacoresistenti e nei soggetti affetti da sindrome metabolica.
La dieta chetogenica utilizzata per combattere l’emicrania è ancora in fase di studio. Non si sa ancora se è solo “grazie” ai corpi chetonici che si riducono gli attacchi di emicrania oppure è anche una riduzione dell’assunzione degli zuccheri. Infatti, stando ai casi studiati dal dottor Di Lorenzo, molti pazienti mostrano un’alterata tolleranza al glucosio, come risposta della glicemia e dell’insulinemia derivanti dall’assunzione degli zuccheri.
L’ipotesi è che combinando gli effetti dei corpi chetonici e quelli dati dal cambiamento della risposta al glucosio si hanno gli effetti terapeutici positivi in questi soggetti.
La dieta chetogenica è adatta a chi soffre di emicrania e cefalea a grappolo. Gli stessi risultati invece non si sono avuti in chi soffre di cefalea tensiva e cefalea cervicogenica, dovuta perlopiù a disfunzioni articolari.
Ovviamente trattandosi di una dieta, la dieta chetogenica deve essere elaborata da un professionista, quale medico o biologo nutrizionista. Come tutte le diete, anche la dieta chetogenica deve essere personalizzata ed elaborata secondo le esigenze del soggetto. La dieta chetogenica studiata per un soggetto normopeso che soffre di cefalea non può essere la stessa (in quantità, in percentuale di nutrienti, ecc.) di chi invece è obeso, affetto da sindrome metabolica e ha frequenti attacchi di emicrania.
La dieta chetogenica, così come tutte le diete, dimagranti e non, se non è elaborata correttamente può risultare poco salutare e, nel peggiore dei casi, può danneggiare chi la segue.