Che nessuna mamma guardi con sospetto i pennarelli per bambini!
E’ un grave errore sostenere che con i pennarelli il bambino o la casa si sporcano oppure affermare che colorando c’è il rischio che il bimbo imbratti tede e divani; il colore è una ragione e uno strumento di crescita dei nostri figli e per evitare “pasticci” basta scegliere i colori giusti.
Sin dalla nascita del bambino il colore fa parte della sua vita:
- non è un caso che alle mamme si consigli sempre di accogliere il piccolo in un ambiente colorato (e le tinte pastello sono suggerite come le più indicate per il benvenuto del bebè);
- non è un caso che sulla culla dei bambini si facciano pendere giostrine mobili e sonore ricchissime di colori;
- non è un caso che già prima dei 12 mesi si indichi al genitore l’importanza di mettere a disposizione del bambino colori atossici (o eventualmente naturali) per favorire la sua manualità e lo sviluppo del tratto grafico nonché l’orientamento della manina nello spazio del foglio.
Sotto l’aspetto psicologico e emotivo il colore è vita ed è espressione del sé; dal punto di vita funzionale, invece, esso è persino un’esperienza di crescita perché garantisce al bambino la possibilità di esercitarsi nella gestione del tratto grafico sul foglio.
Ciò detto è innegabile che “vivere a colori” serva al bambino e sia funzionale alla sua crescita.
Intorno ai 36 mesi il bambino deve essere capace di disporre autonomamente dei propri strumenti per colorare e questo vuol dire che la mamma deve mettergli a disposizione pastelli e pennarelli per bambini.
I pennarelli per bambini devono avere delle caratteristiche fondamentali indefettibili:
- devono essere atossici;
- devono essere lavabili perché con il solo ausilio di acqua calda e sapone debbono lasciare la pelle e i tessuti puliti;
- devono essere caratterizzati da una plastica di alta qualità che garantisca una buona impugnatura;
- e devono durare nel tempo.
L’atossicità è una ragione di salute che una mamma può monitorare ogni volta che acquista dei pennarelli per bambini, basta semplicemente leggere l’etichetta.
Non tutti i pennarelli per bambini sono uguali e non tutti garantiscono la medesima sicurezza in fatto di salute, è per questo che noi mamme non possiamo esimerci da un controllo di qualità sui prodotti che mettiamo nelle mani dei bambini.
Ogni mamma ha il dovere di leggere e studiare le confezioni dei materiali che mette nella disponibilità dei più piccoli.
I pennarelli per bambini lavabili sono un “dono” per noi mamme.
E’, infatti, inevitabile che nell’uso dei colori i bimbi si sporchino mani e vestitini, ma quando l’inchiostro si dissolve a contatto con acqua e sapone sporcarsi non è altro che una fase del divertimento.
“Lavabili dai tessuti” è questa l’indicazione che le mamme dovrebbero individuare in etichetta ovvero sul retro delle confezioni dei pennarelli per bambini.
I pennarelli per bambini, se atossici e di buona fattura, hanno un costo che per essere ammortizzato ha bisogno di un tempo d’uso: un buon pennarello deve durare nel tempo.
Per assicurarvi una buona durata dei colori nel tempo, scegliete pennarelli caratterizzati da un involucro esterno sicuro e assicuratevi che abbiano la punta che non rientra, questo è un prezioso consiglio da mamma alle mamme.
La sicurezza dell’involucro esterno si misura anche in base alla qualità della plastica che contiene l’anima del pennarello. La plastica esterna e il suo diametro debbono garantire una buona impugnatura funzionale per il bambino.
Rispetto all’impugnatura, la praticità d’uso non è il solo beneficio che il bimbo può trarre da una buona presa sul pennarello: l’impugnatura ergonomica aiuta la manina del bimbo a guidare il tratto e quindi a gestire meglio scrittura, disegno e colore. Da mamma me ne sono resa conto quando mia figlia ha sperimentato l’impugnatura triangolare dei pennarelli TriColor Mitama.
Nello specifico quella triangolare è un’impugnatura esclusiva che garantisce una presa a misura di bambino e che è particolarmente indicata per avviare alla pratica della scrittura e del disegno perché è pensata proprio per assecondare la manina del piccolo.
Le punte rappresentano uno degli aspetti che maggiormente condiziona la mia scelta quando mi trova a dovere acquistare pennarelli per bambini.
In particolare c’è una punta che ha conquistato mia figlia, quella dei Tricolor Colorissimo 3 in 1 Mitama: questi pennarelli sono “trasformabili” (come dice mia figlia)
In realtà questi sono colori acquerellabili o sfumabili con le dita, nella confezione è compreso, all’uopo, anche un pennellino. La punta è il dettaglio che in assoluto io amo di più, è regolabile grazie all’apertura a twist del pennarello e questo garantisce al bambino di mantenere il massimo controllo sul suo strumento.
In realtà da mamma mi sono convinta che a partire dai 36 mesi il bambino abbia diritto a fare esperienze di colore alternative e i Tricolor colorissimo 3 in 1 di Mitama sono, appunto, un’alternativa esperienza di approccio al colore.
Altrettanto completa e creativa e l’esperienza dei Tricolor i cambia 3 colori “Soffia Soffia”, si tratta di un kit di 8 pennarelli + 2 e i 2 pennarelli in più sono magici:
grazie ai due pennarelli magici i colori del kit possono essere fantasticamente adoperati per ottenere 24 nuance diverse di colori e col supporto di un aerografo, contenuto in confezione, i bimbi possono realizzare incredibili effetti a soffio (di qui il nome “Soffia Soffia”).
Ciascun pennarello può essere inserito nell’aerografo e soffiando al suo interno il bambino otterrà effetti di colore a soffio o a spruzzo.
Un bambino può passare un intero pomeriggio colorando e facendolo metterà alla prova una pluralità di competenze. Il nostro compito di mamme è quello di mettere a disposizione dei nostri figli strumenti sicuri e stimolanti capaci di favorirne il processo di crescita.
Oggi ho voluto parlare dei pennarelli per bambini e ho voluto cercare anche dei pennarelli alternativi e fantasiosi sopratutto per sottolinearne l’utilità in relazione alla crescita emotiva e funzionale. Molte mamme evitano i pennarelli per bambini preferendo pastelli a cera e pastelli, questo non è corretto per le ragioni sin qui indicate e perché il bambino ha diritto di accedere a tutti gli strumenti del colore.