AAsher è una bambina di 7 anni affetta dalla sindrome di Down. Chi conosce la “diversa abilità” sa che i figli speciali consentono a chi li ama di guardare il mondo con occhi diversi: la vita si osserva attraverso una doppia lente fatta di amore e sacrificio insieme.
Alla nascita Asher ha acquisito una doppia A nel suo nome, diventato AAsher, una lettera in più per un cromosoma in più: il cromosoma 21 della sindrome di Down.
I bambini Down sviluppano sistemi di comunicazione alternativa col mondo, AAsher ama la fotografia. Moltissimi bambini amano scattare foto e rivedere se stessi e\o le loro emozioni immortalate dall’obiettivo.
Il 15 maggio la madre di AAsher ha pubblicato su Facebook un post tra il magico e il miracoloso.
Il messaggio che passa ha dell’incredibile: la bambina down avrebbe fotografato il suo angelo custode! In vero, secondo i genitori (che negano il ritocco fotografico), la piccola avrebbe catturato l’immagine di una nuvola a forma di angelo che la mamma ha interpretato come un auspicio di protezione.
“Ieri stavamo tornando a Houston da Washington e mia figlia di 7 anni, che è diventata ossessionata dallo scattare foto con i cellulari, voleva fotografare po’ fuori dal finestrino. Dopo qualche dozzina di foto ho ripreso il telefono e quando ho scorso le immagini catturate sul cancellare, mentre le stavo cancellando, mi sono imbattuta in questo al centro di tutte le nuvole e vicino all’aereo.”
In molti hanno ribattuto la notizia dell’uomo angelo apparso alla bimba down tra le nuvole.
“Quando ho ripreso il mio telefono, sono andata nella galleria delle immagini per eliminarne alcune perché avevo lo spazio di memoria pieno”, ha dichiarato la mamma di AAsher su Facebook. “Ma poi, dopo tante foto di nuvole e ali dell’aereo ho visto questa. Credo che abbia catturato il suo angelo custode, venuto lì a consolarla durante il decollo”.
Non bisogna andare lontano per trovare le tracce di anomalie evidenti nella foto dell’angelo custode di AAsher:
- i contorni degli arti superiori e inferiori (potrebbero essere non naturalmente sfocati);
- la dimensione dell’immagine (che non sembrano compatibili con una foto scattata da un comune dispositivo mobile);
- la luce (che pare provenire in maniera eccessiva da dietro la nuvola).
Vi sono dettagli sospetti e a richiamare l’attenzione su questi particolari sono gli stessi commentatori del post pubblicato dalla mamma di AAsher.
C’è chi avanza il sospetto che si tratti di un “Fake” accidentale, l’immagine potrebbe non essere il risultato di una comune fotografia ad una nuvola e, piuttosto, potrebbe rappresentare l’impressione fotografica di un riflesso nel finestrino, forse anche il riflesso di un giocattolo.
I genitori, quantomeno su facebook, sostengono l’autenticità della foto. Da mamma, da sorella di una ragazza diversamente abile e da mamma blogger, io vorrei invitare tutti a superare, almeno sul piano ideale (perché su quello razionale i sospetti sembrano più che confutabili), la questione vero – falso, soffermiamoci un attimo sul messaggio intrinseco che la mamma di AAsher sta mandando al mondo:
i bambini affetti dalla Trisomia 21 meritano di essere guardati con occhi “diversi e più accoglienti”; meritano che ciascuno di noi si faccia carico di essere per loro angelo e custode; meritano di uscire dall’isolamento delle famiglie; meritano importanza.
Nessun angelo apparirà dinnanzi all’obiettivo di AAsher e dei bimbi che come lei vivono nella specialità, a meno che il mondo non volga loro uno sguardo non pietoso ma accogliente, non di “teorico conforto” ma di concreto aiuto.
E’ verosimile che quello immortalato dalla bambina sia un riflesso e nulla di più, ma è altrettanto vero e giusto che ogni Trisomia 21 merita un posto nel mondo e un mondo di angeli custodi! E’ forse questo il vero messaggio della foto nella quale ovviamente chiunque è libero di vedere ciò che vuole!
In commento al post della foto di AAsher sono arrivate le più disparate interpretazioni delle nuvole del cielo, le immagini postate dimostrano che ciascuno può “immaginare di vedere la vita come vuole e come sente”, l’attenzione del cuore ai messaggi nascosti è, però, il solo dato ideale che può concretamente fare la differenza!